ITALIA

“Il mondiale ci manca da morire”

Tonali rilancia le ambizioni azzurre

Nela foto: Sandro Tonali (foto Salvatore Fornelli)

Massimo Ciccognani

OSLO Sandro Tonali è lo specchio di questa nuova Italia che da stasera vuole coninciare a scrivere una storia nuova, destinazione mondiale. Parole ponderate, rispetto per l’avversario, ma tanta consapevolezza nei mezzi azzurri. “Loro hanno dei buoni giocatori ma noi siamo pronti. Haaland e Odegaard sono due tra i migliori giocatori della Premier League, creeranno delle difficoltà ma siamo pronti per sfidarli. Haaland è il miglior numero 9 al mondo, è molto difficile giocarci contro. Odegaard è differente, è un giocatore molto tecnico con grande talento. Io credo sia il miglior giocatore dell’Arsenal, ma siamo pronti a sfidarli. E’ vero, noi abbiamo subito tanti infortuni ultimamente ma siamo l’Italia, abbiamo buoni giocatori. Siamo l’Italia, per noi giocare contro la Francia, la Germania o la Norvegia non fa differenza perché noi siamo l’Italia”.

La mente va ai due mondiali di fila saltati dall’Italia. Tonali non ammette repliche. “E’ uno shock per tutti il fatto che l’Italia non abbia preso parte agli ultimi due Mondiali, lo è per i giocatori e anche per i tifosi. Il Mondiale manca più di tutto in assoluto. Quando giochi a calcio vuoi giocare determinate competizioni, magari oggi non ci pensi ma poi tra 10-15 anni sarà lì la differenza. Sappiamo che non possiamo sbagliare, domani dobbiamo giocare il nostro miglior calcio e spensierati. Sappiamo che domani la palla sarà molto pesante per tutti gli italiani, ma noi dobbiamo giocare leggeri. E’ quello che ci serve adesso. Viviamo sereni questo momento, non c’è negatività nel gruppo. Gli infortuni esistono purtroppo e questo è il calcio, abbiamo tanti giocatori forti per affrontare la gara di domani. Non ci nasconderemo dietro questo alibi, non cerchiamo nessuna scappatoia”.

Ripartire dal modello di Francia-Italia e quella spensieratezza che ci ha permesso di sbancare il Parco dei Principi. “Ogni partita è differente. La bellezza sarà lì, nel vedere se riusciremo a giocare davvero sereni. Siamo bravi, forti e rappresentiamo l’Italia. Le pressioni fuori dal campo però non aiutano e questa settimana abbiamo lavorato su questo aspetto. Io leader di questa Nazionale? Tutti noi abbiamo la stessa responsabilità. Non abbiamo nessuno che ha giocato 500 partite che può autoproclamarsi leader. Siamo un gruppo sano e voglioso che si vuole bene, un gruppo giovane. Ogni giorno abbiamo da imparare qualcosa da questa situazione e sappiamo di dover dimostrare che siamo forti, che possiamo giocare questa competizione”.