Arsenal, bella ma non balla

Nella foto: Mikel Arteta (footballpress)

Daniele Oliviero

Una squadra di alto livello, un gioco tanto aggressivo quantoimpattante e un tecnico brillante. Da qui a qualche anno l’Arsenal ha spuntato tutte e tre le caselle che le consentono di essere una delle favorite alla vittoria del campionato. Arteta ha messo insieme un organico tra giovani della primavera e acquisti di rilievo in grado di mettere in ginocchio le altre big. Eppure, manca ancora qualcosa. Le ottime prestazioni spesso non vengono valorizzate e il risultato finale rimane deludente. C’è ancora da scalare quel gradino per arrivare ai livelli di Liverpool e City, che oltre a dominare sul piano del gioco si divertono ad alzare trofei. Tanti, troppi scivoloni durante la stagione che hanno portato ad inanellare 13 pareggi, molti dei quali evitabili. E così, con 67 punti, l’Arsenal si avvicina sempre di più a concludere al secondo posto per il terzo anno di fila. I Gunners dovranno farsi alcune domande a fine stagione ma nel frattempo quella in corso ancora non è finita. Con 4 giornate alla fine e 5 punti di vantaggio dal terzo posto, non c’è ancora nessuna garanzia che il podio sia sano e salvo. Guai a crogiolarsi sugli allori, soprattutto con un calendario così insidioso. l’Arsenal questo fine settimana ospiterà all’Emirates il Bournemouth, un avversario assolutamente abbordabile ma con gli impegni infrasettimanale può rivelarsi una trappola: i Gunners devono rimboccarsi le maniche dopo la batosta in casa contro il PSG, e contro le cherries c’è il rischio che l’attenzione sia già tutta al ritorno di Parigi. Dunque, nella sfida di campionato il turn over sembra una scelta quasi scontata. In più si aggiungono le assenze di Calafiori, Gabriel, Havetz e Jesus, con il reparto offensivo che sarà affidato a Trossard e al baby Nwaneri.Per Arteta il desiderio di vincere contro il Bournemouth e difendere il secondo posto è forte, ma lo è ancora di più la volontàdi battere mercoledì il suo connazionale Luis Enrique e tornare dopo quasi vent’anni in finale di Champions. È proprio la corsa alla Champions a continuare a scaldare il campionato diventato incandescente dopo la scorsa settimana. Newcastle, City, Chelsea, Notthigham e Aston Villa si separano da 5 punti, e le notizie provenienti dall’estero fanno solo ben sperare che il cerchio si allarghi; con Tottenham e United sempre più vicini alla finale di Europa League con due vittorie pesanti, e senza che ci siano clamorosi ribaltoni al ritorno, è quasi sicuro che la Premier potrà far accedere in Champions anche il sesto posto. Calcoli alla mano, solo una di quelle attualmente in corsa rimarrà fuori dall’Europa dei Grandi. Nella 35esima giornata Il Chelsea affronterà il Liverpool che la scorsa settimana si è laureato campione e che arriverà allo Stanford Bridge senza troppe pretese. Affare più ostico per il City che ospiterà il Wolverhampton carico a pallettoni con una striscia di sei vittorie di fila. I Citizens tornano a sorridere per il ritorno in gruppo di Rodri, mancava da settembre, e Haaland, il norvegese da marzo, anche se rimane difficile perentrambi una convocazione. Il Newcastle andrà in trasferta a Brighton, dove troverà una squadra con il fiato corto che ha collezionato tre sconfitte e un pari nelle ultime cinque. All’Aston Villa si affiancherà il Fulham, sempre più sicuro di un posizionamento da metà classifica. Infine, lunedì sera tocca al Nottingham scontrarsi con il Crystal Palace, che più di preoccuparsi per il campionato (dodicesimo posto) penserà a preparare nel miglior modo possibile la finale di FA Cup che si disputerà tra qualche settimana.

Le partite della 35esima:

City – Wolverhampton (02/05 ore 21)

Aston Villa – Fulham (03/05 ore 13:30)

Everton – Ipswich (03/05 ore 16)

Leicester – Southampton (03/05 ore 16)

Arsenal – Bournemouth (03/05 ore 18:30)

Brentford – United (04/05 ore 15)

Brighton – Newcastle (04/05 ore 15)

West Ham – Tottenham (04/05 ore 15)

Chelsea – Liverpool (04/05 ore 17:30)

Crystal Palace – Nottingham (05/05 ore 21)