COPPA DEL RE

Ancora Barcellona: il Real si arrende all’ultima curva

Il Clàsico deciso da una rete di Koundé al tramonto del secopndo supplementare (3-2)

Nella foto: esultranza Ferran Torrees (foto Imago/Image Sport)

Carlo Bianchi

Barça campione di Spagna e della Coppa per 32ma volta lasciando al Real Madrid il record di aver partecipato a ben 41 finali vincendone solo 21. Fatto insolito per i blancos che ci hanno da sempre abituato a vincerle le finali. Terza vittoria blaugrana della stagione (3-2) contro gli storici rivali ed in questo caso in due finali oltre al 4-0 rifilato in Liga al Bernabéu. Partita interessantissima e tirata fino alla fine tanto che c’è stato bisogno dei supplementari per decretare il vincitore. La vigilia non era stata di certo fra le più tranquille con la forte risposta del duo arbitrale alle continue disamine della TV del Real Madrid sui torti subiti in passato e nella presente stagione. La reazione del club di Florentino è stata quella di non presentarsi nella conferenza stampa pre-partita, rifiutare l’invito alla cena ufficiale oltre che disertare l’allenamento allo stadio de La Cartuja che le due squadre sono solite fare per saggiare le condizioni del campo ed in questo caso dei rinnovati spalti. Dicevamo che la partita è stata vibrante con un Barcellona che si portava dapprima in vantaggio con un tiro da fuori area di Pedri, imprendibile per Courtois. Salvo poi farsi riprendere e superare nella ripresa, grazie anche agli azzeccati cambi di Ancelotti, dapprima con una chirurgica punizione di Mbappé sul palo e poi in rete. Poco dopo secondo gol con un’incornata di Tchouaméni su calcio d’angolo. In entrambe le occasioni Szczesny abbastanza incerto e non esente da colpe. A sei minuti dalla fine i blaugrana riacciuffavano il pareggio con Ferran Torres (capocannoniere di Coppa con sei reti) che sfruttando un’incertezza delle difesa merengue superava Courtois ed infilava la porta sguarnita. Tempi supplementari nei quali a quattro minuti dalla fine, sempre colpevole la difesa blanca, arrivava il terzo ad opera di Koundé inseritosi con carattere e battendo da fuori il portiere belga. Eccessivo nervosismo in panchina con un Real Madrid che vedeva tre dei suoi espulsi: Lucas Vázquez, Bellingham e soprattutto Rüdiger che scagliandosi contro l’arbitro veniva trattenuto con la forza dal proprio staff. La disamina tecnica porta a considerare ancora una volta la debolezza difensiva di questo Real Madrid che verrà compromessa dalla probabile assenza di Rüdiger causa sanzione (da 4 ad 11 giornate) oltre che dall’ennesimo infortunio di Mendy, che ha alzato bandiera bianca dopo soli otto minuti. L’assenza di un centravanti di ruolo è ormai cronica mentre Rodrygo sta subendo una involuzione preoccupante. Dal lato Barça molto bene Ferran Torres sostituendo Lewandowski, Pedri a centrocampo e Cubarsí in difesa oltre all’inesauribile Koundé autore del gol vittoria. Ci si rituffa nel campionato ma dapprima il Barça dovrà affrontare la semifinale di Champions con l’Inter aspettando il quarto classico della stagione che con tutta probabilità sarà decisivo per decretare il campione de LaLiga.