COPPA DEL RE

Barcellona-Real, fuori i secondi

Blaugrana sognando il Triplete, Blancos per salvare la stagione

Nella foto: Bellingham e Gavi (foto Imago/Image Sport)

Massimo Ciccognani

Eccole di nuovo faccia a faccia le regine di Spagna, ovvero Barcellona e Real Madrid, stavolta a caccia della Coppa del Re, il trofeo che quio in Spagna vale più del campionato. Incorona i campioni. Si va in campo domani a Siviglia, Stadio La Cartuja, quello che ospita tradizionalmente la Nazionale, rimesso a nuovo proprio per l’occasione. Barcellona-Real Madrid non è solo il Clàsico, la rivalità sportiva tra i due maggior club spagnoli. Politica ed interessi economici si mescolano insieme per confluire in novanta minuti che valgono il trono di un Paese, la Spagna, che non vive solo di calcio, ma che fa del football il suo giusto vanto.

Barcellona e Real Madrid si affrontano nel periodo più delicato di una stagione contrassegnata da profondi ed evidenti singhiozzi in casa madridista.Un campionato sofferto sin dall’avvio, quando si pensava che l’arrivo della stella Mbappè potesse far decollare ulteriormente il dominio della squadra della Capitale. Niente di tutto questo. Infortuni a catena, quelli pesantissimi di Carvajal, Militao e Alaba che hanno decimato la “defensa” di Carletto Ancelotti costretto a rimodulare il suo undici spostando centrocampisti negli inediti ruoli di difensori. Il Real, con tutte queste problematiche, non è mai riuscito a trovare la quadra giusta. Ha perso nettamente il Clàsico di campionato, dove adesso è a quattro lunghezze dai blaugrana, aggrappato al sogno di riprendere quota nel match di ritorno dell’11 maggio. Spertanze bianche. Ancelotti è andato fuori anche dalla Champions e innegabilmente si gioca tanto in questa finale, con il futuro in bilico. Di contro un Barcellona passato attraverso alchimie tecnico-politiche, la querelle Dani Olmo, i conti in rosso. Ma sul pennone più alyto svetta Hansi Flick, il tedesco dagli occhi di ghiaccio arrivato in catalogna per riscrivere la storia. Primo in Liga, in semifinale di Champions contro l’Inter, in piena corsa per un Triplete che insehgue con coraggio e con la forza delle idee. 

Ecco perché stavolta Barcellona-Real Madrid vale qualcosa di più rispetto al recente passato. Ma solo uno potrà scrivere la storia, l’altro potrà solo leggerla e ingoiare ettolitri di bile per quello che poteva essere e non è stato. La forza indiscussa dei blaugrana, un undici che dalla cintola in su incute timore, ma con una difesa troppo ballerina. Dall’altra il Real, arrivato all’ultima curva, l’ultima occasione per salvare quel che resta di una stagione altamente deficitaria, prendersi la rivincita dopo la Supercoppa Spagnola vinta dai blaugrana in Arabia (5-2). Non ci sarà Lewandowski nel Barcellona, recupera invece Mbappè nel Real. 

Poi la parola passerà al campo, alla Cartuja di Siviglia dove conterà solo mettere il muso avanti. Barcellona per volare alto nei cieli di Spagna, Real per cancellare nella notte andalusa, tutte le amarezze della stagione. Ingredienti essenziali e giusti per una sfida all’ultimo gol. Barça e Real, fate il vostro gioco. La Spagna vi guarda. Il via a Siviglia domani alle ore 22.