Robert Vignola
L’Atalanta rompe il digiuno e si riprende il terzo posto, estromettendo il Bologna dalla zona Champions. La fame orobica basta a imporre la sconfitta agli uomini di Italiano, arrivati a Bergamo con sette risultati utili consecutivi ma troppi acciacchi per essere performanti. Il vantaggio bergamasco è questione di due minuti: Pasalic trova largo Bellanova, che s’invola e mette in mezzo dove Retegui ha il tempismo perfetto per anticipare sia Lucumì che Ravaglia. Il Bologna reagisce: Ndoye conquista una punizione (giallo per Hien), Freuler la mette in mezzo e in mischia nessuno trova la deviazione, con Carnesecchi che osserva il pallone sfilare non lontano dal montante. La difesa rossoblù però ancora una volta è troppo aperta: Retegui duella con Lucumì in fascia e stravince di fisico, mette in mezzo dove Pasalic è tutto solo e libero di raddoppiare. I rossoblù ci riprovano: da fallo laterale De Silvestri prolunga per Orsolini, che però è chiuso al momento del tiro. Anche il palo dice no: lo schema su punizione manda Ndoye alla conclusione dal limite ma Carnesecchi trova nel legno l’alleato giusto. In finale di frazione Orsolini supera Kolasinac (che si fa male: entrerà Toloi) lungo la linea di fondo e mette in mezzo, l’accorrente Dallinga viene messo fuori gioco da un provvidenziale tocco di Hien. Italiano stravolge la squadra all’intervallo: dentro Dominguez, Cambiaghi e Casale, fuori Fabbian, Orsolini e Lucumì. Il nuovo modulo consente a Ndoye di sfruttare meglio il momento di grazia, lo svizzero mette Dominguez in porta ma Carnesecchi anche stavolta fa il miracolo. L’argentino appena entrato è molto mobile e trova ancora un diagonale, preda del portiere, che sorveglia bene anche un tiro cross di Miranda e un rasoterra morbido di Ndoye. Pure Casale, in mischia sugli sviluppi di una punizione, ci va vicino, prima di dover alzare bandiera bianca per infortunio alla spalla: dentro Erlic (e Holm, per De Silvestri), mentre Gasperini dà respiro a Retegui, Lookman, Bellanova e Zappacosta, per Brescianini, Maldini, Cuadrado e Ruggeri. L’Atalanta può così controllare agevolmente nel finale. Ultimi pericoli su una volée di Freuler che sorvola la traversa. Troppo poco, comunque, per riaprirla.