Massimo Ciccognani
MADRID Un gol per tempo, con Alvarez che su rigore porta avanti l’Atletico, la replica a inizio ripresa di Mbappè. Real-Atletico finisce 1-1 ma con tanti rimpianti da parte della squadra di Ancelotti che l’ha dominata sul pian o del gioco, con un possesso palla del 66%, ma senza riuscire, oltre al gol del francese, a trovare il gol per chiuderla. L’Atletico si è difeso con ordine e attenzione tattica, provandoci in controgioco. Un pari che accontenta più i Colchoneros che i Blancos che volevano scrollarsi di dosso le polemiche del dopo Espanyol. Real che resta in testa a +1 sull’Atletico e +5 sul Barcellona atteso domani a Siviglia.
Le scelte Obbligate per Carlo Ancelotti che si ritrova ancora una volta senza difesa per le contemporanee assenze di Carvajal, Militao, Alaba e Rudiger. Il tecnico (4-3-3), si affida all’adattato Tchouaméni e Asencio centrali davanti a Courtois, con Lucas Vasquez e Frank Garcia esterni. In mezzo Valverde, Ceballos e Bellingham, davanti il trio delle meraviglie, ovvero Rodrygo, Mbappé, Vinicius. Atteggiamento 4-4-2 per Simeone, con Oblak tra i pali, Llorente, Giménez, Lenglet e Galán. Simeone, De Paul, Barrios e Lino a comprrre il quadrilatero di centrocampo, e prima linea affidata a Griezmann e Julian Alvarez. Akl Bernabeu fischia Cesar Soto Grado. Prima del via emozionante tributo e standing ovation del Bernabeu per Marcelo che ha lasciato il calcio.
Sblocca Alvarez La partita è quella che ti aspetti, la fa il Real che prende subito in mano il boccino del gioco, ma non monetizza. Atletico ben chiuso dietro, a difendere in cinque in fase di non possesso e spazi ridottissimi. L’occasione capita sui piedi di Vinicius che fa tutto bene, meno la conclusione. Poi, una ciabattata di Ceballos. Meglio le difese sui rispettivi attacchi. Il clima è infuocato dopo la polemiche madridiste post Espanyol, qualche intervento ruvido poi, dopo la mezz’ora l’Atletico esce dal guscio e mette il muso avanti. Tchouaméni è decisamente imprudente nella fase difensiva (ma non è il suo ruolo): allarga troppo la gamba su Lino che diventa un pestone che induce il direttore di gara ad andare al monitor e decidere per iol calcio di rigore. Dal dischetto ci pensa Julian Alvarez con un cucchiaio morbidissimo: 1-0 Atletico. Il Real accusa il colpo e l’Atletico prova ad approfittarne, ancora con Alvarez e poi con Lino, ma la difesa madridista non si fa sorprendere.
La riprende Mbappè Parte di nuovo forte la formazione di Ancelotti. Rodrygo sfonda a destra e dal fondo pennella per Bellingham che calcia a botta sicura, Gimenez chiude ma sulla ribattuta è lesto Mbappè a trovare l’angolo giusto: 1-1. Il Real spinge, Vinicius mette dentro per la testa di Bellingham che centra in pieno la traversa. La partita si apre con il Real che aumenta i giri del motore, ancora Bellingham di testa, Oblak in due tempi. In campo solo il Real a spingere ventre a terra, Atletico a fare densità nella propria metà campo, Mbappè è scatenato, va via in mezzo a due poi si perde al momento della conclusione. Oblak si supera su Rodrygo, ma la palla ce l’ha sempre la squadra di casa. Rodrygo su piazzato spaventa Oblak che si salva in due tempi. Il Real a produrre il massimo sforzo, non spreca una palla, la lavora con attenzione in attesa di trovare il varco giusto. Dentro Modric e Camavinga negli ultimi dieci minuti di gara. Il Real preme ma non sfionda. E finisce 1-1. Con tanti rimpianti.