Leonardo Tardioli
La Juventus torna al successo battendo 2-0 il Milan. Le reti arrivano nella ripresa dopo la mossa decisiva di Motta che inserisce Weah. Lo statunitense cambia la partita e porta maggiore vivacità, concretizzando così il possesso palla bianconero, indice di supremazia fin da inizio partita. Il Milan quasi non pervenuto pensa molto a difendersi e a ripartire in contropiede. Una mossa che alla lunga non paga e lo espone ad una ripresa senza occasioni da gol.
Le scelte dei tecnici Motta ritrova Vlahovic che però va in panchina e al suo posto gioca ancora Nico Gonzalez. Alle sue spalle il trio Yildiz-Koopmeiners-Mbangula. McKennie terzino destro c’è per Savona con Cambiaso a sinistra. Conceiçao invece è obbligato a mettere Abraham, vista la squalifica di Morata. Musah sostituisce l’infortunato Pulisic e in difesa c’è Gabbia per l’altro assente dell’ultima ora Thiaw. A centrocampo torna Bennacer.
Ritmo alto e nessun gol Sin dalle prime battute si vede una partita diversa rispetto all’andata. Buon ritmo e subito alcune occasioni. Mbangula calcia a giro, palla alta di poco. Sul versante opposto ci prova Reijnders, calciando di prima sugli sviluppi di un corner, ma la sua conclusione viene ribattuta da Locatelli. La Juventus ha maggiormente il controllo del gioco con il Milan che aspetta e prova a ripartire in contropiede provando subito a cercare la verticalizzazione. I bianconeri riescono a recuperare facilmente la sfera attraverso il pressing alto. Il giro palla è buono, ma l’unica cosa che manca alla squadra di Motta è la profondità. A metà primo tempo altre occasioni da gol. La prima capita sui piedi di Leao che calcia di prima intenzione dopo una bella percussione sulla sinistra di Theo Hernandez, conclusione fermata quasi sulla linea da Gatti. Nasce un contropiede bianconero con Nico Gonzalez che si ritrova solo in area davanti a Maignan, ma per andare sul sinistro perde il tempo e fa rientrare due difensori rossoneri, con la conclusione che arriva quando ormai è troppo tardi. Ultime occasioni del primo tempo: Yildiz di destro servito da Cambiaso, respinge Maignan. Theo Hernandez di testa sugli sviluppi di un corner con la difesa bianconera che respinge a pochi metri dalla porta anche in questo frangente.
Cambio decisivo Ad inizio ripresa Motta inserisce Weah per Yildiz. Il turco ha sentito un fastidio all’adduttore e il tecnico bianconero preferisce non rischiare. Nessun cambio per il Milan. I bianconeri ricominciano più convinti rispetto agli avversari e ben presto proprio lo stesso calciatore appena entrato diventa protagonista. Sua la prima occasione della ripresa respinta da Maignan. Ci prova poco dopo Koopmeiners e il portiere del Milan respinge ancora. È il preludio alle reti bianconere che arrivano nel giro di cinque minuti a cavallo dell’ora di gioco ed entrambe vedono in Thuram l’uomo che inizia l’azione. A sbloccare il match è Mbangula che riceve da Nico Gonzalez e calcia a giro. Conclusione deviata da Emerson Royal e Maignan spiazzato. Pochi minuti e arriva il raddoppio dai piedi di due figli d’arte. Ancora Thuram in percussione verticale che imbecca Weah, l’americano punta Tomori, lo salta e calcia di sinistro: 2-0. Il Milan non reagisce e si vede solo con una punizione di Theo Hernandez che va fuori. La Juventus torna così al successo in casa che mancava dal derby contro il Torino dello scorso novembre e sale a 37 punti scavalcando momentaneamente la Lazio al quarto posto. Per il Milan un passo indietro che conferma quanto Conceiçao – alla prima sconfitta in rossonero – debba ancora lavorare.