Si chiude un 2024 ricco di motivi di grande interesse, e c’è da vedere chi sarà la reginetta dell’anno. Un fine anno tino di nerazzurro, dello dell’Atalanta capolista e dell’Inter, principale protagonista nella corsa al titolo. Atalanta e Inter viaggiano cvonm il vento in poppa. La Dea ha conquistato l’Europa League e adesso vuole provare a cucirsi sul petto lo scudetto. Dall’altra la banda Inzaghi che ha conquistato la seconda stella e punta senza mezzi termini ad un’altra finale Champions, senza mettere da parte il campionato.
Per loro Lazio e Cagliari in trasferta. Innegabile che a rischiare di più è proprio la squadra di Gasperini chiamata al duello con una delle squadre più in forma del campionato, ovvero la Lazio di Baroni. L’Olimpico il teatro ideale per dimostrare di meritare il primato e ribadire la voglia di scudetto, contro una squadra che ha avuto una sola, doloprtosa, battuta a vuoto, guarda caso contro l’Inter. E non saranno le assenze (Retegui) e frenare lo slancio nerazzurro, con la Dea vogliosa di chiudere l’anno con un altro colpo esterno e rispedire al mittente le ambizioni dei biancocelesti romani.
Diverso il discorso per l’Inter che insegue a meno tre ma con una partita da recuperare. Cagliari non è trasferta facile, ma è chiaro che l’avversario non può essere paragonato a quello che attende l’Atalanta. Ed ecco che Inzaghi alza l’asticella e l’attenzione. Nerazzurri leggermente affaticati da una parte alta di stagione estenuante, ma vincere in Sardegna avrebbe il potere di mettere pressione all’avversario e poi sperare che più tardi all’Olimpico la Lazio sforni la sua versione e magari aiuti a riprendersi la vetta. Sono questi gli ingredienti di un sabato sera dove tutto può accadere. Per l’Inter, sarewbbe delittuoso lasciare punti in Sardegna. L’obiettivo è vincere e poi sedersi in poltrona e vedere l’effetto che fa.