Paolo Dani
Il MIlan si gioca tanto in questo frangente della stagione. La sconfitta di Firenze ha lasciato qualche strascico polemico che il Milan vuole cancellare. A San Siro arriva l’Udinese di Kosta Runjaic che a sorpresa è terzo in condominio con Juventus e Lazio, due punti sopra i rossoneri di Paulo Fonseca. Vogliosi di invertire la rotta, cambiare registro e cominciare a dare un senso alla stagione, cominciata male in Europa con due sconfitte iniziali contro Liverpool e Leverlusen, proseguita non brillantemente in campionato con tre pari e due sconfitte che ne hanno frenato l’ambizione. La vittoria nel derby, sembra assai lontana, nella qualità del gioco ma anche della stabilità. E’ un Milan a caccia di cointinuità. Fonseca sta lavorando proprio su questo, sperando che lo spogliatoio lo segua non come a Firenze quando Theo Hernandez e Abraham hanno lasciato cadere nel vuoro le indicazioni del tecnico, battendo due rigori (sbagliadoli) togliendo letteralmente la palla dalle mani del designato Pulisic. L’unione fa la forza, ed è questo che deve ritrovare il Milan se viuole tornare a graffiare. L’Udinese è l’avversario che in questo momento non ci voleva. Gioca bene e non ha l’obbligo di dover vincere a tutti i costi. Per questo avversario più pericoloso. Al Milan il compito di rispedirlo battuto al mittente.
Le altre Sono obbligate a risalire la corrente dopo un inizio in sordina. Atalante Fiorentina, dieci punti all’attivo, un po’ pochi per le attese della vigilia. Occasione per confermarsi per i Viola a Lecce e perr la Dea agtesa alla trasferta del “Penzo” contro il Venezia. Sogna ad occhi aperti il Como che riceve il Parma e sogna altri tre punti d’oro. Genoa-Bologna è partita spartiacque, per entrambe. I felsinei sono lontabi dal rendimento dello scorso anno, il Grifone annaspa nei bassifondi. Per entrambe serve solo vincere.