Paolo Dani
Peggio non poteva andare l’esordio del Milan che a San Siro crolla sotto i colpi impietosi del Liverpool che dilaga in una notte da dimenticare. Pulisic illude i rossoneri firmando il vantaggio dopo due minuti, ma poi la partita si tinge di rosso Liverpool. I Reds di Arne Slot dilagano sul piano del gioco, centrano due legni e poi vanno a segno impietosamente con Konate, Van Dijk e Szoboszlai. Finisce 3-1, per i rossoneri è notte fonda. Non ci hanno provato, privi di personalità , i fischi di San Siro dicono tutto.
Ceferin in tribuna Sotto gli occhi del presidente Ceferin, San Suro mostra l’abito bello, stadio esaurito in ogni ordine di posti. Fonseca può contare sul recupero di Morata e un trio alle sue spalle di spessore, da Leao a Pulisic. Nel Liverpool c’è c’è Gakpo al posto di Luis Diaz, e poi quel Salah che continua a brillare di luce propria, stella indiscussa dei rossi di Arne Slot. Panchina invece per Federico Chiesa che in estate ha lasciato la Juve per abbracciare il club inglese.
Pulisic illude, poi solo Liverpool Il primo tempo del ritorno in Champions è da incubo per i rossoneri che pure sembravano avviati verso una serata radiosa. Giusto il tempo di cominciare che il Milan mette la testa avanti, grazie alla giocata di Morata che lancia nello spazio Pulisic che trova impreparata la difesa inglese per l’1-0 per la squadra di Fonseca. Il Milan sospinti dalla sua gente, prova ad insistere, ma con il passare dei minuti il Liverpool si riprende e si riorganizza giocando il suo calcio. Azione che parte sempre da dietro, triangolazioni precise. Salah fa vibrare la traversa, il Milan costretto dietro e il pari arriva a stretto giro. Punizione di Gakpo per la testa di Konate che anticipa Maignan. E siamo 1-1. Ma adesso il Milan fatica ad uscire, il Liverpool invece è gasato e spinge, Salah centra un altro palo e poi arriva il raddoppio: altro calcio di punizione, stavolta a svettare è la testa di Virgil Van Dijk che infila Maignan per la seconda volta. Apprensione per Maignan che accusa problemi al ginocchio.
Szoboszlai la chiude  Il LIverpool è padrone del campo, dal Milan neanche un barlume di reazione. Maignan salva ancora uscendo a valanga su Jota, ma si scontra con Tomori e accentua i problemi al ginocchio ed è costretto ad uscire, dentro il giovane Torriani. Il Milan è piatto, non ha idee e lascia troppo spazio al controgioco inglese. La chiude Szoboszlai che raccoglie un centro di Gakpo e fa 3-1, beffando l’intera retroguardfia rossonera. Fine dei giochi, perché il Milan perde anche l’ultimo appiglio di speranza, crolla anche dal punto di vista nervoso e il Liverpool la vince in carrrozza. E San Siro fa sentire tutta la propria rabbia con una contestazione pesantissima.