Il Bologna a Como si salva in rimonta

Nella foto: Patrick Cutrone del Como (foto Cristiano Mazzi/Image Sport)

Robert Vignola

Il Como non gestisce il doppio vantaggio e ancora una volta il Bologna rimanda l’appuntamento col successo. Il pari in riva al lago lascia l’amaro in bocca alle due contendenti e la consapevolezza che ci sono sia le basi per costruire qualcosa di meglio, che la necessità di farlo in fretta. Al primo affondo il club azzurro è già vantaggio: Cutrone scambia con Fadera, da posizione decentrata cerca il cross basso ma Casale devia il pallone alle spalle di Skorupski. Un abbozzo di reazione matura solo dopo il quarto d’ora: si perde sul fondo un sinistro di Orsolini. Audero deve invece intervenire su un tiro cross di Posch, tuttavia il Como è assai più volitivo e produce una doppia occasione dopo la mezz’ora: Paz vince un contrasto a centrocampo e scopre Cutrone dietro la difesa, provvidenziale il rientro di Casale; sul susseguente calcio d’angolo Dossena devia di testa di poco alto. Da posizione decentrata ci prova anche Strefezza, Skorupski smanaccia. Ancora sulla fascia sinistra, laddove i lariani spadroneggiano: Paz per Cutrone, pallonetto che sfila di poco al lato. L’argentino allora ci prova dal limite, ma non centra il bersaglio. Proprio sul finale di tempo, Moreno devia con la mano un traversone e Piccinini fischierebbe rigore: il Var lo corregge, è punizione dal limite che Orsolini calcia sulla barriera. 

Obbligatorio per Italiano muovere qualcosa all’intervallo: dagli spogliatoi esce Fabbian, (dentro resta lo scialbo Aebischer). Odgaard e proprio Fabbian aiutano a far salire il baricentro e creano i primi timidi pericoli della ripresa, l’ennesimo buco sulla trequarti costa però carissimo al Bologna: Cutrone avanza inseguito da Miranda, si accentra e fa fuori Skorupski sul secondo palo. I rossoblù sbandano vistosamente, Strefezza entra come un coltello caldo nel burro e spara fuori di poco. Italiano cerca salvezza nella panchina, fuori Dallinga e Orsolini, dentro Castro e Iling-Junior. I due confezionano subito un bel pallone che Posch manda in area a Fabbian, il centrocampista si gira ma Audero controlla. Il Bologna tiene alta la fiamma: Pobega dal limite calcia un violento sinistro che si stampa sul palo. E’ il prologo al gol: staffilata di Odgaard che viene deviata sui piedi di Castro per il primo gol stagionale dell’argentino. Fabregas, che aveva nel frattempo perso Dossena acciaccato (dentro Goldaniga), mette in campo anche Belotti per Cutrone e Da Cunha per Fadera, mentre Italiano le gioca tutte con Ndoye e Lucumì che rilevano Odgaard e Casale. Uno schema su calcio piazzato dà a Belotti la chance di incidere, la sua deviazione di testa è però troppo debole. Ultimi minuti per Braunoder e Mazzitelli al posto di Strefezza e Sergi Roberto. Nel finale si vede un po’ di tutto, a un certo punto Skorupski è costretto a vagare per la propria tre quarti a coprire le voragini causate dai reparti troppo scollati, ma neanche un minuto dopo ecco Iling-Junior che segna il 2-2, trasformando in argento il pallone ben lavorato da Castro. I lunghissimi 9 di recupero promettono scintille, con le squadre esauste in campo, ma il forcing del Bologna non produce altri sussulti.