Armando De Paolis
E adesso tocca a voi, Inter e Napoli, attese entrambe all’esame di spagnolo. In trasferta, con i nerazzurri al VCivitas Metropolitano di Madrid contro l’Atletico, e gli Azzurri campioni d’Italia a Barcellona contro la squadra di Xavi Herandez. In palio i quarti di finale della Coppa più prestigiosa. L’Inter parte dal vantaggio di un gol matirato nella gara di andata a San Siro timbrato da Arnautovic a dieci minuti dalla fine di una partita complicata con la porta spagnola che sembrava stregata. Un gol importante che permetterà ad Inzaghi di partire con un leggero ma importante margine. I nerazzurri avranno a dispozione due risultati su tre, ma a Madrid i nerazzurri andranno per giocarsi la partita, per vincerla, come è ormai acclarato dalla storia di una stagione che la banda di Inzaghi sta dominando. Il vantaggio in campionatoè tale che non è più soltanto un sogno pensare di mettere sulle maglie la seconda stella. Concretezza e qualità di gioco, le armi della formazione nerazzurra che finora non ha mai mostrato incrinature. In Iyalia, come in Europa, dove la finale di Champions dello scorso anno, ha dato la consapevolezza di essere ormai matura per continuare a volare alta nel panorama europeo. L’Inter punta al massimo, vuole ripetere l’impresa che lo scorso anno l’ha portata a disputare la finale di Istanbul. Nel mirino c’è Londra anche se Inzaghi pensa ad un passo alla volta. E allora sotto con l’Atletico dell’ex Diego Simeone. Trasferta difficile, insidiosa, per il fattore campo, ma l’Inter non deve temere nessuno. Sa di avere a disposizione una rosa importante che è cresciuta a dismisura nel panorama nazionale ed internazionale. Ha perso pezzi importanti nel mercato estivo, ha cambiato cinque elementi, ma ha trovato equilibrio e consapevolezza nei propri mezzi, grazie al lavoro certosino di un tecnico come Simone Inzaghi che da Oporto dello scorso anno, ha svoltato verso un futuro che è appena cominciato. L’Inter ci crede e fa bene, rispetta l’Atletico, ma non ha alcuna intenzione di fermarsi.
Poi, c’è il Napoli di Francesco Calzona che all’andata ha chiuso sull’1-1 al Maradona contro il Barcellona. Stagione travagliata per i campioni d’Italia, passata da Rudi Garcia a Walter Mazzarri e poi ancora a Francesco Calzona arrivato in “prestito” dalla nazionale slovacca. La squadra sembra aver svoltato, uomini rimessi al posto giusto, quasi un ritorno al passato. Il Napoli si è ripreso in campionato ed è ripartito nella corsa al quarto posto, ma vuole fare di più in Champions. davanti c’è il Barcellona di Lewandowski che all’andata il Napoli ha tenuto a bada. Ma adesso serbve l’impresa, quella di andare a Barcellona e fare risultato pieno per arrivare a quei quarti di nobiltà che rivaluterebbero la stagione dei paertenopei. Difficile anche qui, ma questo Napoli, ritrovato nello spirito e nel morale, può vincere la gara contro i catalani e rilanciarsi definitivamente. Ci crede Calzona, ci credono i suoi, che martedì all’Olimpic di Barcellona, vogliono riscrivere la storia. Ne va non solo del Napoli, ma dell’intero calcio italiano. Si può fare.