Paolo Dani
Il Milan porta a casa l’andata degli ottavi di finale di Europa League. Avanti di un uomo dal 26esimo, avanti di due gol al duplice fischio, il Milan ha vinto 4-2 contro lo Slavia Praga e non ha chiuso del tutto il discorso qualificazione. Tra sette giorni non sarà una passeggiata. Servirà un Milan propositivo, deciso, feroce, contro una squadra che ha trovato due gol in inferiorità numerica, uno Slavia che nei primi 26 minuti – prima della giusta espulsione di Diouf – ha provato anche a controllare la partita mostrando una buona organizzazione tattica. Il cartellino rosso al giovane terzino – piede a martello su Pulisic – ha chiaramente dato una svolta alla partita, ma lo Slavia ha avuto il merito di non arrendersi, di capitalizzare le occasioni a disposizione e nella ripresa di trovare un altro gol. Cinque minuti dopo l’espulsione, la squadra di Pioli ha sbloccato la partita con Giroud (foto Image Sport) che ha girato in rete una pennellata di Leao. Subito il gol, lo Slavia ha avuto una immediata reazione e ha trovato il pareggio al primo tiro in porta, con una conclusione al volo di Doudera che ha colto impreparato Maignan. Il Milan, incassato il pari, ha messo in scena la migliore versione del Milan. Ha conquistato una interminabile serie di calcio d’angolo e sugli ultimi due ha trovato due gol: il 2-1 è figlio di una sassata di Reijnders, il 3-1 di un colpo di testa di Loftus Cheek. Avanti di due gol e di un uomo, il Milan nella ripresa avrebbe subito dovuto chiudere il discorso qualificazione. E invece nei primi minuti della ripresa ha solo provato ad anestetizzare il 3-1 producendo come risultato l’effetto opposto. Lo Slavia capita l’antifona ha ripreso coraggio e con Schranz ha trovato la rete del 3-2. Per fortuna del Milan nei minuti finali s’è riacceso Leao: il gol del definitivo 4-2 è di Pulisic, ma il merito è tutto del portoghese. Rete importantissima per presentarsi a Praga tra sette giorni con due gol di vantaggio, ma è innegabile che servirà il vero volto del Milan per venire a capo di una partita complicata.