Il migliore non poteva essere che lui, Luciano Spalletti da Certaldo, premiato a Coverciano con la panchina d’oro. Spalletti ha stravinto, essendo risultato il più votato con 42 preferenze, dai tecnici. Secondo posto per Inzaghi (6), terzo Pioli con 3. Emozionato l’attuale ct azzurro. “Ringrazio tutti, innanzitutto i miei calciatori del Napoli e i miei collaboratori. Il direttore Giuntoli, tutta la città di Napoli che ha contribuito in maniera massiccia a vincere questo premio. Poi voglio ringraziare tutti voi dai quali ho imparato tantissime cose. Sono partito dal basso, con mio fratello che mi portava la borsa e la scambiavo coi libri di scuola, e ora sono in paradiso e alleno la Nazionale. Anche in un momento abbastanza difficile per il calcio italiano, ci sono sulle panchine allenatori di grandissimo livello. Lo scorso anno tre squadre italiane sono arrivate alle finale europee e questo è la conferma dell’alto livello che c’è. Ricevere la Panchina d’Oro da colleghi di questo livello vuol dire ricevere la stima da allenatori tra i più bravi del mondo. E’ il miglior premio che potessi ricevere e che auguro a tutti di ricevere. Questo premio mi impone di essere un allenatore migliore in futuro”.
In apertura di giornata, invece, a seguito della proiezione del video tributo a Gigi Riva aveva preso la parola il presidente Gabriele Gravina: “È stata una grande perdita che ha colpito la famiglia del calcio. Gigi Riva è stato un uomo schietto, determinato e onesto. Dal suo ricordo dobbiamo tutti trarre ispirazione, soprattutto dalla sua grande capacità di essere presente e determinante senza reclamare mai allori per se stesso, perché per lui prima venivano gli amici, i compagni e la sua squadra”. Gravina ha poi sottolineato: “È un grande piacere vedervi qui oggi tutti insieme, in questa occasione di condivisione e amicizia. È questo lo spirito della Panchina d’oro: non mi stancherò mai di ripeterlo, l’allenatore è un ruolo determinante all’interno del nostro sistema, ma è divenuto sempre più complesso. È un ruolo guida che deve esprimere leadership e responsabilità non solo in campo, ma in ogni aspetto a 360°”.