Marco Grande
A Cagliari era partita la fase di calo del Frosinone, col Cagliari c’è stata la rinascita. Allo Stirpe, il Frosinone di Di Francesco s’impone in rimonta sui sardi (3-1) e allontana gli incubi della zona retrocessione. Merito delle reti, nella ripresa, di Mazzitelli, Soulé e Kajo Jorge, che ribaltano il vantaggio, nel primo tempo, di Sulemana. Ciociari che adesso toccano quota ventidue punti in classifica, staccando proprio gli isolani, che restano inchiodati a diciotto.
Sblocca Sulemana Avvio di sfida decisamente propositivo per i padroni di casa, col Cagliari invece un po’ più attendista e pronto a far male in fase di ripartenza. A dominare è l’intensità, ma la sfida, nel primo quarto d’ora, è bloccata. Ci prova a sbloccarla Cheddira: suo il destro da posizione defilata che chiama agli straordinari uno strepitoso Scuffet. L’attaccante marocchino è in giornata, ma anche il direttore di gara: poco dopo l’ex Bari trova la via della rete. Entusiasmi prontamente spenti, però, visto che la posizione di partenza del classe ’98 è irregolare. Il Cagliari, al primo vero tentativo, trova il vantaggio. La firma è di Sulemana, che trasforma un vero e proprio rigore in movimento, frutto dell’ottimo lavoro di Petagna, abile a disarmare Okoli e a favorire il piazzato del compagno. Uno a zero e Ranieri che esulta. Il Frosinone prova a non demoralizzarsi, ma la disposizione del Cagliari in mezzo al campo è a dir poco perfetta e questo complica non poco i piani offensivi dei ciociari. Che comunque ci provano ancora con Cheddira (che però calcia sui piedi di Scuffet) e poi con Barrenechea, il quale trova la via del pari. Anche in questo caso, però, è solo un’effimera iillusione, visto che l’azione è figlia di un fallo in attacco di Brescianini su Dossena nell’area piccola. Si resta sullo 0-1, parziale col quale cala il sipario su un un primo tempo ricco di interruzioni, in cui la disposizione tattica e il cinismo del Cagliari l’han fatta da padroni. Bene il comunque anche il Frosinone, che sta provando a scrollarsi di dosso la depressione figlia del solo punto conquistato nelle ultime sette.
Apoteosi Frosinone La ripresa ha tutt’altro sapore per i ciociari, le intenzioni sono da subito chiare: riprenderla il prima possibile. E i tentativi per acciuffarla, di fatto, non tardano ad arrivare. Prima Cheddira, sugli sviluppi di calcio di punizione, liscia l’appuntamento col pallone in prossimità della linea di porta. Poco dopo, invece, è Gelli che, dopo aver mandato al bar un difensore avversario, si fa ipnotizzare da Scuffet. Sono le prove generali per il pari. A metà ripresa, Scuffet non può nulla sul perfetto stacco di testa di un indisturbato Mazzitelli, servito alla perfezione da Harroui. il Cagliari accuisa il colpo e in campo c’è solo la squadra di casa. L’occasione per pungere ancora arriva. Il pizzico vincente è quello di uno straordinario Soulé: sua la splendida pennellata su calcio di punizione che Scuffet può solo veder infilarsi alle sue spalle, ad un quarto d’ora dal termine. Due a uno e muro del Cagliari definitivamente crollato. I sardi provano a farsi forza e a pareggiarla, dando vita ad un ultimo quarto d’ora in cui provano con forza ad assediare i pali difesi da Turati. Il Frosinone soffre e stringe i denti, sa che non può perdere i tre punti per strada. E la sofferenza conduce al più dolce degli esiti, il tris. Lo cala Kajo Jorge, servito in contropiede dal nuovo arrivato Zortea, pronto ad infilare Scuffet per il più sofferto dei gol. Tre a uno, e siamo ai titoli di coda. Enorme il lavoro dei ciociari, bravi a riprendere una sfida che il Cagliari, nel primo tempo, aveva gestito alla perfezione. L’audacia e la perseveranza, però, hanno aiutato i laziali a prendersi un successo d’oro, in una lotta salvezza d’ora in avanti sarà infuocata più che mai. Battuta d’arresto per il Cagliari di Ranieri che, complice la sconfitta del Verona e Roma, è comunque fuori dalla zona retrocessione.