Il Milan fa la voce grossa anche all’Olimpico, confermando quanto di buono visto in avvio. Tre vittorie su tre. Vince all’Olimpico contro la Roma, una partita controllata per tutti i novanta minuti, dall’alto di un tasso tecnico decisamente migliore. E si è visto da subito, anche se il Milan per sbloccarla dopo una manciata di minuti, ha avuto bisogno di un calcio di rigore assegnato dopo la visione al Var. Giroud non ha perdonato Rui Patricio. A inizio ripresa, la partita s’è messa ancora peggio per i giallorossi che hanno subito il raddoppio di Lean che si è bevuto Celik. Fine dei giochi. Nel finale anche l’ingresso di Lukaku e l’uomo in più per la Roma per il rosso a Tomori, ma Maignan non ha mai fatto una parata vera. Ha vinto il Milan, con merito.
Le scelte di Mourinho e Pioli
All’Olimpico, è il giorno di Roma-Milan. C’è l’ennesimo sold out nello stadio giallorosso, con la Roma che presenta il suo ultimo gioiello, Romelu Lukaku. Il belga, appena arrivato, non è nelle condizioni ideali per partire dall’inizio ma si accomoda in panchina accanto a Mourinho, pronto a subentrare a partita in corso. Ma intanto, nella presentazione prima del match, ha assaggiato l’affetto dei suoi nuovi tifosi. Acconto con ovazione e fuochi artificali. Roma largamente rimaneggiata: Dybala è out, Pellegrini non è al meglio, non si è mai allenato in gruppo e Mourinho non può rischiarlo. Anche il capitano giallorosso va in panchina. La formazione giallorossa è un 3-5-2, con Belotti ed El Shaarawy in prima linea. Dietro, Mancini, Smalling e Llorente davanti a Rui Patricio. Novità in mediana con Paredes e Cristante intemedi davanti alla difesa e Aouar libera di spaziare, Celik e Zalewski sugli esterni. Milan, 4-3-3, con gli stessi undici che hanno affrontato, e vinto, le prime due partite di campionato: Maignan tra i pali, Calabria, Thiaw, Tomori e Theo Hernandez dietro, Loftus-Cheek, Krunic e Reijnders in mezzo, tridente offensivo affidato a Pulisic, Giroud e Leao.
Giroud firma il vantaggio rossonero su rigore
Come nelle previsioni, è il Milan a fare la partita, e partita meglio. Giallorossi compatti a protezione della difesa, per evitare di concedere spazi agli avversari. Ma l’occasione per il Milan arriva subito. Triangolazione nello stretto Loftus-Cheek-Giroud, con il primo che si presenta davanti a Rui Patricio e finisce a terra. Rapuano vede nulla, ma viene richiamato dal var, e dopo la visione al monitor, indica il dischetto del rigore. Dagli undici metri, la solita freddezza di Olivier Giroud che spiazza Rui Patricio e Milan avanti dopo appena una manciata di minuti. Proteste per il calcio di rigore, giudicato eccessivo. La Roma gioca bassa per non concedere spazi ai rossoneri, ci prova Paredes, senza fortuna. Il Milan controlla, sfruttando le veloci ripartenze dei suoi esterni. Theo Hernandez va giù, ma c’è nulla, protesta la panchina della Roma, scintille tra Mourinho e Pioli. Poi occasione Milan con Pulisic che viene premiato nell’inserimento, bravo Rui Patricio a chiudere. Non bastano i tanti problemi di infermeria per Mourinho, che prima della mezz’ora perde anche Aouar per problemi muscolari. Dentro Pellegrini che però non è anch’egli al meglio. Poco altro fino all’intervallo, con i Milan avanti.
Leao fa 2-0
Aspetti la Roma e rivedi il Milan. Appena due minuti di gioco e i rossoneri raddoppiano. Cross dalla destra di Calabria, Leao da terra anticipa lo statuario Celik e mette dentro: 2-0. La Roma è ferma sulle gambe, gran giocata alla mano dei rossoneri, con Loftus-Ceeck che riceve ai limite, gran botta deviata in angolo. Milan vicino al terzo gol. Prova a scuotersi la Roma: percussione di Belotti, falciato da Tomori, è il secondo giallo e Rapuano la manda sotto la doccia. Milan in dieci. Manovre sulla panchina giallorossa, ma anche su quella rossonera: fuori Loftus-Ceeck, dentro Kalulu. Ci prova El Shaarawy, Maignan di pugno a rispondere. Ecco i cambi di Mourinho, dentro Spinazzola, Bove e Lukaku, fuori Celik, El Shaarawy e Paredes, a venti dalla fine più recupero.
Entra Lukaku, accorcia Spinazzola
Ci prova subito Lukaku, alla prima conclusione, dopo una combinazione nello stretto con Belotti, palla alta di poco. Cambia anche Pioli, fuori Pulisic, Giroud e Leao, dentro Okafor, Pobega e Chukweeze. Quindici alla fine, con i Milan a tenere palla. Mourinho gioca anche la carta Pagano al posto di Mancini. C’è poco da difendere. Ci prova Spinazzola che si coordina bene ma conclude alto. Angolo di Pellegrini, testa di Cristante, blocca Maignan. Sei di recupero, e arriva il gol della Roma con Spinazzola. Maignan salva in angolo su Bove sull’assalto romanista. Ma non c’è più tempo, la vince il Milan che vola solo al comando a punteggio pieno, tre su tre. Per la Roma un solo punto in tre partite, con tante cose da risolvere per Mourinho. Nella testa e nelle gambe
Il film di Roma-Milan (di Gino Mancini)







