L’ultimo posto per la serie A se lo prende il Cagliari che va a fare compagnia a Frosinone e Genoa promosse da tempo. Il Cagliari stende il Bari al San Nicola in una notte di pura passione. Sotto il diluvio, Ranieri gioca la carta Pavoletti al tramonto del match, perché lo 0-0 premia i “galletti” in virtù del miglior piazzamento in campionato. Pavoletti non sta bene, ma a Ranieri rimane l’ultima carta da giocare. Ed è quella giusta perché l’attaccante, in pieno recupero, firma il gol che manda in paradiso il Cagliari e all’inferno il Bari che aveva accarezzato il sogno del ritorno in A. Centro di Zapota, Pavoletti tocca il suo oprimo pallone ed è quello giusto. La vince ancora una volta lui, Sir Claudio Ranieri da Testaccio che al fischio finale finisce in lacrime, quelle di un gentiluomo che era tornato appena sei mesi in sostituzione di Liverani, con la promessa di riportare il Cagliari in serie A. Lui, romano e romanista, ma che ama Cagliari come nessun altro. A consolarlo per quelle lacrime, proprio il tecnico pugliesi, Michele Mignani, che ha capito, al netto della sua sconfitta, il valore umano dell’avversario. Una scena bellissima. Scusate, ma è questo il calcio che ci piace.