Augusto Riccardi
TORINO E’ la partita crocevia della stagione. La Juve scende in campo domani all’ora di pranzo a Bergamo, con la convinzione di provare a volare alto. A cominciare da Allegri, che mette in guardia i suoi. “Dovremo essere coscienti dell’importanza della sfida. Dopo gli scontri diretti di questo turno, domani sera ne sapremo di più sulla quota Champions”.
Napoli campione d’Italia. Allegri rende merito all’avversario. “Ha dimostrato di essere più forte. Poi ogni stagione è a sé, ma il Napoli ha strameritato questo scudetto nei numeri e gli faccio nuovamente i complimenti”.
Eppure la vittoria del Napoli ha punto sull’orgoglio i bianconeri. “La squadra è sempre punta nell’orgoglio quando non vinci il campionato. L’anno prossimo dobbiamo tornare a essere competitivi per lo scudetto dopo tre anni in cui non lo siamo stati. Vedere vincere gli altri ovviamente ti fa venire ancora più voglia”.
Corsa Champions, con la Juve che vuole continuare a vestire i panni della favorita nella corsa ai restanti posti per la Grande Europa. “So solo che stiamo cercando di fare i punti che ci servono per arrivare nelle prime quattro e ci sono scontri diretti che condizioneranno la classifica. Al momento a 73 punti ci si qualifica matematicamente, poi in base ai risultati degli scontri diretti si può abbassare”.
Allegri fiducioso sul finale di stagione. “A parte qualche difficoltà nell’ultimo periodo, ho sempre avuto fiducia nella squadra. Stiamo bene e siamo in lotta, ma bisogna fare un passo per volta prima di guardare la classifica. Poi ci tufferemo nell’Europa League. Ora testa all’Atalanta, che in casa è una squadra forte e con fisicità , sono in ascesa e noi non li battiamo da sei partite. Lottano per la Champions come noi e sarà difficile”.
Si parla tanto di Giuntoli nuovo ds. Allegri ha idee chiare. “Mancano 30 giorni importanti fino a fine stagione. Il 5 giugno la società deciderà cosa fare a 360 gradi, ma fino a fine stagione è inutile parlare di quello che potrà o non potrà essere. La scelta del direttore sportivo poi non mi compete, tocca alla società ”.