Stefano Sale *
Cronaca di una sconfitta quasi annunciata. Dalla grande euforia alla grande depressione. Dopo tre vittorie consecutive e l’impresa di coppa col Feyenoord, una Roma incerottata cade a Bergamo. Ma le cose potevano andare diversamente. Puniti da tanti episodi a sfavore, errori banali e tanta sfortuna. Una partita tutto sommato equilibrata, controllata bene fino alla prima conclusione in porta dei bergamaschi, un gol molto evitabile per come l’azione si sviluppa. Abraham si incaponisce e perde un pallone in una zona del campo, dove certe cose non si fanno mai, con Celik che non contrasta, cross che trova Pasalic solo, libero di colpire. Per non parlare del raddoppio dei padroni di casa. Nonostante tutto il seguito, con la Roma all’attacco, la papera di Rui Patricio affossa una rimonta che sembrava ormai alla portata con ancora piu di 10 minuti da giocare. Poi, ancora infortuni, dopo Wjnaldum e Smalling, ecco uscire Mancini, Dybala e Llorente, assenze che alla fine pesano sul risultato finale. Ma quella del difensore inglese alla fine è forse l’assenza che sposta di più, senza di lui in campo la Roma perde quasi sempre, il reparto difensivo non mostra la stessa sicurezza. Putroppo dovremo fare a meno di lui e di Gini per ancora un bel po’. Proprio nel momento più importante della stagione. A partire dalla sfida Champions con Milan e Inter, col Monza in mezzo. Poi la semifinale con il Bayer Leverkusen. Ci giochiamo tutto. Già contro il Milan, Josè Mourinho ha gli uomini contati, tra cui riserve con scarso minutaggio, se chiamati in causa dovranno dimostrare di meritare un eventuale conferma. Si consiglia l’acquisto di almeno un forte difensore centrale per il futuro, ma anche per il presente, vista l’età di Chris. Stesso discorso per il portiere. È difficile fare pronostici, quindi meglio tacere, a scanso di equivoci. Ci sarà da soffrire ma le partite vanno giocate tutte. Sempre Forza Roma!
*Roma Club Dublino, tifoso Roma