Armando De Paolis
MILANO C’è il ritorno di Champions per l’Inter che vale la semifinale. Domani a San Siro contro il Benfica, si parte dal 2-0 nerazzurro di Lisbona, ma Inzaghi non si fida. “È il secondo tempo di una gara importantisima in cui partiamo con un vantaggio. Conosciamo il loro valore, dobbiamo essere bravi a venirne a capo consapevoli di poter essere tra le prime quattro d’Europa. Sarebbe un gran traguardo”.
Concentrazione altissima perché stavolta è vietato sbagliare. “Sappiamo il nostro percorso nelle coppe e sappiamo che in campionato non siamo nella situazione di classifica che volevamo all’inizio. Adesso il nostro focus è sulla gara di domani sera, sappiamo di avere un vantaggio ma non sarà da gestire. Dovremo fare una partita nel migliore dei modi contro un avversario di grande valore, che come l’Inter è in flessione di risultati ma non di gioco. Il Benfica aveva perso due partite in un anno, ora ne ha perse tre in una settimana, però ha fatto tre partite in linea con quello che è il suo valore”.
Concentrazione e determinazione fino alla fine. “Per quanto riguarda la partita di domani, veniamo da una sconfitta in casa che ci ha rallentato, ma per noi è il passato. Siamo focalizzati sulla squadra che incontreremo, domani sarà una partita importante e difficile. Dobbiamo essere intensi, loro corrono molto e coprono bene il campo. Dobbiamo essere bravi a coprire ogni singola parte del campo per farli essere meno pericolosi. Il possesso palla sarà importante, l’abbiamo fatto bene all’andata e le uscite da dietro saranno importanti. Attenzione anche al non possesso, perché in tutte e due le fasi dobbiamo chiuderli. Voglia una serata positiva come quella di Lisbona”.
Inter che fatica a trovare la via del gol che ha pesato tantissimo, soprattutto in campionato. “Da attaccante mi preoccupavo quando non creavo le situazioni, i miei devono stare sereni. Il problema vero è quando non riesci ad avere occasioni da gol, nonostante li stia alternando chiunque giochi riesce ad avere occasioni e basta un attimo”.
Tante critiche e futuro in bilico per lo stesso Inzaghi. “Non penso che sia una situazione strana. Qui all’Inter, se vai a leggere prima del Barcellona o del Porto era la stessa cosa. È una cosa a cui sono abituato, finché criticano me non è un problema: per quanto riguarda me e il mio staff le critiche ci aiutano a migliorare sempre di più. Sappiamo di non avere un percorso sufficiente in campionato, come tante altre squadre abbiamo avuto dei problemi ma mancano ancora otto partite e abbiamo ancora margine. Dobbiamo essere bravi a isolarci e cercare di regalare una serata importante ai nostri tifosi”.
Sulla formazione tutto rimandato a prima del via. “Posso avere delle idee, ma tutte queste partite ravvicinate mi portano a pensare che quello che uno pensa poi difficilmente si realizza. Mancano due allenamenti, posso avere un’idea però chiaramente le prossime ore mi aiuteranno”.
L’unica è su Noel Gallagher che vede l’Inter in finale. “E’ un grandissimo cantante – conclude Inzaghi – spero per lui che sia fortunato dicendo di volerci in finale”.