Stefano Sale *
Se qualcuno ancora si aspetta l’Olanda di Cruyff non ha ben capito la storia di questo club. Con gli allenatori cosiddetti “innovativi”, fatti di bel gioco e piruette, non si è mai vinto nulla. Da Eriksson a Spalletti passando per Rudi Garcia o Luis Enrique. La Roma ha vinto solo con allenatori con una storia vincente alle spalle. Capello non è che facesse questo gioco spumeggiante, anzi, ma era supportato dalle grandi giocate dei grandi campioni, anche nel Milan o nel Real Madrid. Ma non ricordo troppe lamentele, eravamo affamati di vittorie e lui faceva questo di mestiere, vinceva appunto. Posso anche essere d’accordo che con Zeman eravamo più spettacolari, magari veniva qualche bella vittoria ma io non mi divertivo affatto quando perdevo 4-5 con l’Inter, partite bellissime ma che poi era poco più di una magra consolazione. Lo stesso non si può dire di Mourinho, che qui alla Roma di campioni ne ha visti pochi finora, e quei pochi oggi sono peraltro infortunati. Mou ha vinto il triplete con l’Inter ed altri 20 tra scudetti e coppe europee, ovunque, con grandi giocatori ma sempre con la stessa filosofia. Vincere, a prescindere dal gioco, che è quello che veramente dovrebbe interessare di più al tifoso romanista, le vittorie, non il bel gioco. Quello lo abbiamo visto e rivisto, a ripetizione. Tanti buchi nell’acqua. Ora in bacheca per fortuna non c’e piu solo il Bonsai di Fonseca, abbiamo messo una coppa europea che mancava da 60 anni grazie al tecnico più titolato al mondo, con Carlo Ancelotti, un altro della “scuola Capello”. Vittoria nel suo primo anno, con la squadra più scarsa che abbia mai avuto in carriera. Vorrà dire qualcosa tutto questo? Chi desidera vedere il bel gioco con i vari Italiano, Dionisi o De Zerbi vuole ciò che la storia ci ha portato finora. Mezzi fallimenti e zero tituli. A meno che Klopp o Guardiola si decidano una volta per tutte di venire qui da noi. Bisogna avere fiducia. E se non stiamo giocando benissimo è sopratutto perchè mancano troppi titolari, alcuni anche fuori forma o poco lucidi in questo momento. Non ci siamo negli ultimi 20 metri, mancano i gol dei vari Tammy, Pellegrini e Zaniolo. Col Napoli non abbiamo tirato mai in porta, vero, ma si poteva veramente fare meglio con una squadra menomata e fuori giri contro una delle migliori d’Europa in questo momento? Anche il Napoli non aveva fatto molto fino al gol di Osimhen, insomma era un buon pareggio tutto sommato, peccato ma pure niente drammi. Ad Helsinki siamo scesi in campo con dei Primavera, la squadra ancora una volta è sfortunata o non è cinica sottoporta, altrimenti eri 3 gol avanti nel primo tempo. Un po’ di fortuna è arrivata nel secondo tempo, anche a noi succede, e cosi abbiamo portato a casa la vittoria. Non cambia nulla comunque, per andare ai playoff dobbiamo battere il Ludogorets. Poi penseremo agli squadroni scesi dalla Champions. In campionato, siamo sempre nel gruppone che segue la testa della classifica, servono un paio di vittorie con Verona e Sassuolo per rimetterci in carreggiata. E se Abraham è tornato quello dell’anno scorso già sarebbe un bel passo in avanti. Fiducia. Forza Roma.
*Roma Club Dublino, tifoso Roma