Salvatore Savino *
Il torneo di apertura del Napoli sta andando a completarsi, e la squadra azzurra già intravede il traguardo intermedio di metà corsa. Indossata sin dall’inizio la maglia rosa, il Napoli si è lanciato incontro al percorso senza paura, anzi, con coraggio, non ha mai fatto calcoli utilitaristici né si è lasciato spaventare da qualche tentativo di fuga dei suoi avversari sulla carta più temibili. Il Milan ha provato a sfidarci a casa sua, nel tappone dolomitico più difficile per noi, ma gli azzurri hanno scollinato il Mortirolo, staccando i rossoneri, fermi sui pedali nel momento più difficile della salita, e proprio sotto gli occhi dei tifosi avversari, si sono lanciati verso la discesa solitaria, come nello splendido testo di Gino Paoli e del nostro Peppe Vessicchio: “viene su dalla fatica e dalle cronache bianche… e va su… contro il cielo blu… non c’è tempo per fermarsi e per restare indietro… e va su… con un cuore grande come l’Izoard…”.
Quest’anno poi, nel Napoli tutti stanno dando il loro contributo prezioso: nei momenti difficili, i gregari della mediana, ad esempio Anguissa, hanno dato tutto, spolmonandosi a rincorrere i centrocampisti avversari che provavano ad insidiare il primato, e quante volate degli attaccanti ostili sono state bruciate dagli scatti di Lorenzo, dal muro di Rrahmani e Kim, che ne impedivano le prime pedalate, e quando c’era da gestire il passo in pianura, il genietto slovaccolo Lobotka ha dettato legge, imponendo tempi e velocità di gioco a suo piacimento, e poi all’apparire dello striscione dell’ultimo km, tutti compatti per essere i primi a tagliare il traguardo, con lo scatto da Pantera di Osimhen, con l’astuzia di Raspadori, capace di infilarsi tra l’avversario e le transenne laterali, la voglia matta di Simeone, capace di sgomitare e prevalere sul ben più potente marcatore milanista…
No, quest’anno non puoi sbagliare, Napoli. Come ai bei vecchi tempi, non conta dove si corra la tappa. I tifosi azzurri accorrono da ogni dove e brulicano lungo il percorso, incitandoti nelle difficoltà, porgendoti la borraccia della loro passione, persino correndo a piedi qualche passo accanto a te, per non farti sentire solo, per poi innalzare i loro cori, con i quali già ti proclamano campione. Troppe volte hai deluso chi ti ha visto per mesi in testa al gruppo, quasi spavaldo, per poi miseramente lasciarti riprendere dagli altri, e finire nei posti d’onore sì, ma non vincere. Quest’anno no.
Siamo una squadra forte, unita, nuovamente accompagnata dai suoi tifosi sulle strade d’Italia. Quando si rivedranno i primi colori di una nuova estate, quando i profumi del mare e dei fiori aperti riempiranno le anime dei napoletani, mi piacerebbe risentire, cambiando solo qualche parola, il famoso commento di Mario Ferretti alla tappa Cuneo Pinerolo del ’49… ” C’è uno solo al comando… la sua maglia è azzurra…il suo nome è Napoli ! “
Forza Napoli Sempre