Derby di Torino. Allegri: “Nessuno contrario al ritiro. So solo che bisogna invertire la rotta”

Nella foto: Massimiliano Allegri

Augusto Riccardi

TORINO C’è il derby con il Toro per una Juve ammalata, in crisi di identità e di risultati. Il derby per svoltare, perché all’Olimpico contro i granata, guai a fallire. “Domani è il derby – apre la conferenza Massimiliano Allegri – gara molto sentita da parte di tutti. Il Toro è una squadra che aggredisce e che dà intensità, sarà una partita complicata come lo sono tutte le partite da giocare. Bisogna stare attenti, corti, lavorare di squadra e cercare di ottenere un risultato positivo”.

In casa Juve tiene banca la storia del ritiro poi revocato. Chiarisce Allegri. “Con la squadra parlo tutti i giorni. Il ritiro è solo un momento per stare insieme, non è una punizione. Avevamo ieri e oggi per fare doppi allenamenti, per dare un po’ più di ordine perché è normale che quando mancano i risulltati si tende a vedere più nero di quello che è. In questo momento stare insieme può fare solo bene. Ho parlato con la squadra quando siamo rientrati, dovevano andare a casa a prendere la roba e allora parlando ho detto ci vediamo domattina. Da lì è iniziato un giorno in più dove siamo stati insieme. Non è vero che alcuni calciatori avrebbero chiesto di non farlo, sono voci infondate. La squadra non ha mai chiesto di non fare il ritiro. Sappiamo il momento, siamo rientrati mercoledì, abbiamo fatto allenamento quando siamo arrivati e la mattina dopo eravamo in campo. Siamo concentrati nel volerci tirare fuori da questa situazione che sicuramente non è bella. Sappiamo che non possiamo tirarci fuori solamente con una partita ma dobbiamo iniziare a fare risultato”.

Obiettivo ripartire, soprattutto dopo la figuraccia di Haifa. “Gli obiettivi sono sempre gli stessi, siamo in ritardo in campionato e la settimana di Salernitana e Monza l’abbiamo pagata, abbiamo sbagliato quella che ci sta penalizzando. Abbiamo 29 partite, c’è tempo per recuperare ma serve ricominciare. In Champions ci penseremo dopo la partita con l’Empoli. Non è che c’è da ruotare i giocatori, a seconda di chi ha giocato di più, arriviamo da più partite, c’è da far rifiatare i calciatori a livello fisico e mentale. La formazione va fatta in base all’avversario e alle condizioni e a quante partite hanno giocato i giocatori. Dobbiamo solo affrontare il Torino in questa partita difficile e complicata, bisogna fare risultato. Il presidente ha dato la carica alla squadra e all’ambiente in prima persona. Bisogna compattarsi più di prima, c’è bisogno di tutti. Bisogna fare le cose semplici e ordinate. In questo momento l’incoscienza non ci deve mai abbandonare. Dai giovani e dagli anziani, che non la devono abbandonare. Il campo dirà che partita faremo”.

Allegri smentisce che qualcuno gli remi contro. “Quando ci sono questi momenti sembra che la squadra non sia compatta. Invece credo che vogliamo tutti arrivare al risultato, nessuno ci vuole regalare niente. Bisogna fare un passo alla volta. Questa non una sfida mia personale, è di tutti. Non è che uno vince e gli altri perdono, si fa tutti insieme. La squadra ha lavorato bene, oggi pomeriggio faremo l’ultima rifinitura. La formazione nn l’ho ancora decisa. Non so chi farà giocare Juric, loro hanno gamba ma sono anche tecnici. Ad Haifa non c’è stato un buon approccio, sono cose che domani non devono accadere. Bisogna invertire la rotta già da domani”.