Mancini rilancia: “Nazionale, porte aperte. Basta chiedere scusa”

Nella foto: Roberto Mancini (foto di SALVATORE FORNELLI)

Massimo Ciccognani

La soddisfazione per il grande risultato ottenuto in nations League, fa sorridere il commissario tecnico Roberto Mancini. Dopo aver messo in archivio la qualificazione alla Final Four, il tecnico azzurro, è tornato a parlare del futuro della Nazionale italiana al Social Football Summit di Roma.  “Ci siamo meritati questo traguardo, abbiamo battuto l’Inghilterra che potrebbe anche vincere il Mondiale in Qatar. I ragazzi hanno dato tutto in un momento complicato di forma e pur cambiando modulo hanno fatto bene”. 

Resta l’amarezza per un Mondiale che vedremo solo dal divano di casa. Mancini guarda in positivo. “Dovremo aspettare altri quattro anni, ma l’obiettivo è andare negli Stati Uniti per vincere”.

Non facile per il ct convivere con l’euforia da vittoria europea, con la delusione di non prendere l’aereo per Doha. “Tutti erano molto positivi nei miei confronti e  questo mi ha convinto a restare alla guida degli Azzurri. Poi vincere con la propria nazionale, come all’Europeo, è la cosa più bella che ci possa essere in questo lavoro”.

In azzurro serve trovare nuovi calciatori per rivitalizzare l’intero movimento. Mancini è pragmatico e apre a tutti le porte di Coverciano, casa della Nazionale. “Da giovane ho fatto di tutto, quindi li capisco i ragazzi. La porta della Nazionale è sempre aperta a tutti, anche a chi non ha avuto comportamenti giusti, basta che chiedano scusa ai compagni di squadra”.

Il Ct ha ragione in tutto. L’Italia può tornare protagonista, si può ripartire con una base nuova anche se l’amarezza, a novembre, sarà ancora maggiore perché vedere lo smalto di questi ragazzi, ti fa capire che il Mondiale era cosa nostra. Adesso c’è da pensare a rilanciare in grande il nostro movimento. L’obiettivo è puntato su Euro 2024, ma intantoquesti finali che si giocheranno il prossimo giugno in Olanda, potranno solo che confermare la bontà del lavoro svolto dal tecnico. Si può cadere, ma conta sapersi rialzare. Importante lo capiscno anche i club: far giocare i giovani italiani, è un vantaggio anche per la Nazionale.

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