Acque agitate a Napoli, ritiro a metà a Castelvolturno alla presenza di ADL

Nella foto: Lorenzo Insigne ( ph: Fornelli/Keypress )

Francesco Raiola

Ha lasciato strascichi negativi e non poteva essere altrimenti la sconfitta rocambolesca, senza attenuanti, del Napoli ad Empoli. Un k.o. inspiegabile con gli azzurri in vantaggio fino a dieci dala fine per due a zero, e poi clamorosamente ribaltati con tre gol subiti in sette minuti da Pinamonti&Co. che hanno affondato definitivamente i sogni di gloria tricolori dei tifosi partenopei, giunti in cinquemila al Castellani. Una sconfitta che ha fatto letteralmente infuriare la società, con Edoardo De Laurentiis che pare, secondo le ultime indiscrezioni raccolte oggi dalla “Gazzetta dello Sport” abbia avuto un forte diverbio con Luciano Spalletti nel treno Frecciarossa che riportava gli azzurri a Napoli.

Reazioni confuse della società anche a livello comunicativo: nella serata di domenica, veniva pubblicato un tweet con il quale si annunciava un ritiro ad oltranza della squadra a partire dalla giornata di martedì voluto deciso da Spalletti. Il giorno dopo invece veniva annunciato non il ritiro ad oltranza, bensì sedute di squadra post-cena con il gruppo in “terapia psicologica”. Pare che dietro questa retromarcia da parte della società vi sia stata proprio la volontà del tecnico che è venuto incontro ai senatori della squadra che non volevano il ritiro e per evitare un l’ “Ammutinamento Parte Seconda” il club abbia preferito questa soluzione. In realtà la società si aspetta una reazione importante da parte della squadra già sabato pomeriggio nell’anticipo del Maradona contro il Sassuolo, una vittoria che possa regalare l’aritmetica qualificazione Champions, vero obiettivo di stagione del Napoli. Rilevante la presenza del Presidente Aurelio De Laurentiis dalle prime ore dell’alba stamattina a Castelvolturno, che ha accolto ad uno ad uno tutti i giocatori e l’allenaore stesso.

Indubbiamente il finale di stagione, però, ha creato una frizione ulteriore tra la piazza che si aspettava dalla squadra un atteggiamento sicuramente diverso nelle partite decisive contro la Fiorentina e Roma, e la stessa società che credeva all’obiettivo tricolore a cinque partite dalla fine. Spalletti è finito sul banco degli imputati soprattutto per la gestione fisica degli atleti caratterizzata dai troppi infortuni muscolari subiti dagli azzurri e per i cambi effettuati nelle partite clou, a volte addirittura rivelatosi dannosi per la squadra, oltre che per lo scarso utilizzo di Mertens in coppia con Osimhen. Anche per questo non è certo a questo punto il rinnovo di Spalletti, se il finale di stagione dovesse proseguire su questo andazzo negativo, nonostante l’ulteriore anno di contratto. Circolano già i nomi di De Zerbi, sotto contratto con lo Shakthar Donetsk, ma per motivi extra calcistici difficilmente il tecnico bresciano continuerà la sua avventura nel Dombass, e di Italiano, in auge con la Fiorentina ma con clausola rescissoria attivabile. Tutto ovviamente dipenderà da come e da quando il Napoli riuscirà a formalizzare l’accesso in Champions League, che come spera ADL, possa avvenire già sabato pomeriggio.