Sarri infuriato col calcio italiano: “Immobile capro espiatorio”

Nella foto: Raul Moro (FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

E’ un Maurizio Sarri arrabbiatissimo quello che ha anticipato i temi della sfida contro il Sassuolo. Nel mirino, il calcio italiano soprattutto dopo la mancata qualificazione dell’Italia al Mondiale in Qatar. “Le nazionali non rappresentano più un movimento, il 70% dei calciatori della Serie A sono stranieri, in Premier League il 73%. Se lo facesse, l’Inghilterra sarebbe campione d’Europa e campione del Mondo ma non è così. In questa settimana ho sentito sparare delle cavolate mostruose ma in realtà si parla di tornei, hai fatto 35 tiri in porta contro 2 e vai fuori… Nessuno parla dei problemi più seri, se guardi la Bundesliga e la Premier e poi giri su un campo italiano dici dove ca*** siamo? Nessuno parla di strutture, per non parlare dei campi, ma quando uno manda i giocatori a giocare su terreni non buoni è come portare un chirurgo a operare con un bisturi arrugginito. Ma se lo dico poi passo per quello che si lamenta”.

Poi, è ritornato sul derby perso contro la Roma. “Abbiamo fatto una partita inspiegabile contro la Roma, non tanto nel risultato ma per l’atteggiamento. Si può perdere ma con un’altra reazione. Sono incazzatissimo con i giocatori e anche con me stesso. Alla vigilia avevo avuto la sensazione che la carica emotiva non era quella giusta, ho cercato d’intervenire ma probabilmente non l’ho fatto in maniera giusta. Ora orgoglio e reazione, senza pensare ad altre storie”.

Sarri però ama lasciarsi il passato alle spalle e guardare avanti. Parola d’ordine, ridare fiducia, in particolare a Immobile finito nell’occhio del ciclone. “Gli ho parlato – ha raccontato il tecnico riferendosi al suo attaccante – e gli ho detto quello che penso. Che sta diventando il capro espiatorio della Nazionale e sa benissimo cosa c’è dietro. Io al suo posto saprei cosa fare, ora vediamo cosa deciderà lui. Se intendo di lasciare la Nazionale? Inutile che ti dica la mia scelta, conta quella di Ciro. Immobile comunque in questo ambiente lo vedo subito partecipativo, reattivo: non sono preoccupato per il rendimento con la Lazio”. Domani c’è il Sassuolo. E Sarri si attende molto.

Raul Moro aggredito e rapinato dell’auto

Intanto un bruttissimo episodio ha turbato la vigilia. Raul Moro è stato picchiato e derubato dell’auto sul Raccordo Anulare. L’episodio è accaduto ieri sera poco dopo le 23, mentre lo spagnolo era in compagnia del padre: quattro uomini hanno bloccato, all’altezza del km 26, la Mercedes Classe A su cui viaggiano Raul e il padre. I quattro rapinatori li hanno fermati fingendosi dei poliziotti: dopo averli picchiati, sono fuggiti con la loro auto. Raul Moro e suo padre sono stati soccorsi dal 118 e trasportati in codice giallo al Casilino.