L’Atalanta fa suo il match di andata degli ottavi di Europa League contro il Bayer Leverkusen, ma mastica amaro per quel che poteva essere e non è stato. Finisce 3-2, ma avrebbe potuto portare a casa un risultato ben più robusto in vista del ritorno in Germania tra sette giorni. La Dea aa sotto, la recupera, la ribalta, allunga, tiene la partita in pugno, ma un errore in fase difensiva permette al Bayer di riaprirla. Qualificazione che si decide tra sette giorni alla BayArena di Leverkusen. Un primo tempo concentrato di emozioni e spettacolo. Oltre che di gol. Parte forte la formazione tedesca, che prima si ferma sul palo, poi firma il vantaggio con Aranguiz. Giocata di Wirtz, al limite, retroguardia nerazzurra che soffre lasciando qualche spazio di troppo, tutto facile per Aranguiz, dal limite, trovare l’angolino e portare avanti i suoi. L’Atalanta non decolla, ma i tedeschi non sfruttano il momento e in due minuti, a cavallo tra il 23esimo e il 25esimo, l’Atalanta torna a ruggire. Fa pari con Malinovskui che infila il portiere avversario, trova il vantaggio a stretto giro con una rasoiata di Muriel: 2-1 per la Dea e situazione ribaltata. Meritatamente. Non cambia il copione nella ripresa, con l’Atalanta che vuole chiuderla. Muriel è scatenato, la difesa tedesca non riesce ad arginarlo. E appena il tempo di iniziare che l’Atalanta trova il terzo gol, ancora con il colombiano con una botta del limite che non lascia scampo a Hradecky: 3-1. Ma il Leverkusen non ci sta, ritrova compattezza in mezzo e torna in partita grazie a Diaby che firma il 3-2,. Ma è grave l’errore di Djimsiti che lascia spazio all’ex Crotone che indovina l’angolino più lontano dove Musso non può arrivare. Un gol pesante, arrivato con l’Atalanta in controllo, che ha finito con il ricaricare le pile delle aspirine che hanno preso a crederci, ma l’Atalanta tiene fino alla fine, cercando quel quarto gol che avrebbe reso meno compicata la trasferta in Germania tra sette giorni. Ma non arriva, e alla BayArena ci sarà da soffrire. E non poco.