Francesco Raiola
Sale l’attesa nella vigilia della sfida che può disegnare uno spicchio di tricolore su una tra Napoli e Milan che arrivano allo scontro diretto alle spalle dell’Inter che ha travolto nell’anticipo del venerdì sera la malcapitata Salernitana. Azzurri che avranno il sostegno di un “Diego Maradona” che ha registrato il tutto esaurito in poche ore già lunedi pomeriggio, capiente comunque al 75%. Comunicato importante dei gruppi organizzati delle curve che hanno annunciato il ritorno sugli spalti e il sostegno alla squadra sta facendo sognare la grande impresa, invitando tutti i tifosi ad indossare la sciarpa azzurra.
Spalletti cavalca l’onda in conferenza stampa, sfruttando il magic moment della grande vittoria di Roma, chiamando a sostegno l’intera città: “Le mie sensazioni sono buone, non so quelle degli altri, ma non possono essere più motivati di noi. Insieme alla squadra stiamo costruendo una bella squadra, tutti insieme, includo anche il pubblico che ci caratterizza nell’essere napoletani. Insieme al pubblico c’è anche il nome di Maradona, mettiamoci anche la sua benedizione già che ci siamo e l’abbiamo già provato quest’anno, sarà una bella notte”. La parola scudetto non è più tabù per nessuno: “La posso pronunciare sempre, non è un problema. Vogliamo giocarci le nostre possibilità, sappiamo che ci giochiamo moltissimo, abbiamo la possibilità di rendere immortali le nostre carriere e robe del genere. Lo dissi già, essere dimenticati velocemente oppure ricordati per sempre, ma è tutto da giocare contro squadre fortissime al nostro stesso livello e dipenderà da molti fattori. Possono essere più forti di noi, ma è difficile che siano più motivati di noi”. Molto dipenderà dall’attacco con Osimhen chiamato a fare la differenza: “Tutti dicevate prima o poi litigherà con quello, con quell’altro. Se dall’altra parte si sbaglia qualcosa, io devo rimanere della mia posizione. Ad esempio Victor andava troppo sugli avversari, ora c’è un miglioramento da parte sua, alcune cose devi portarle dietro ed altre lasciarle perché non fanno bene. Lui ha messo da parte certe cose, oppure le reazioni della squadra nevrotiche non ne vedo più, la squadra ragiona e accetta ciò che è imposto ed aspetta il momento giusto per invertire la situazione. E’ una maturità della squadra”. Attenzione al Milan di Pioli: “Oltre alle giocate, all’intuito al talento, c’è bisogno di riempire la partita con più impatto fisico. Il Milan è forte, ha caratteristiche con l’uscita corta alternata a quella lunga, loro ogni tanto riportano palla dal portiere e poi la mette alle spalle della linea difensiva perché cerchi di essere corto e stretto e lui tira la pallata dall’altra parte dove ha giocatori velocissimi e ribalta l’azione, un po’ quello che facciamo noi con Osimhen. Dobbiamo stare attenti, alternare un po’ tutte le qualità di cui il calcio moderno ormai è pieno, non è solo essere ordinati e stretti, ma anche sapersi allungare ed aprire e tirare queste sventagliate uno contro uno in giro con fisicità e corsa”. Quasi tutta la rosa a disposizione, tranne Malcuit e Tuanzebe: “Lozano ci sarà, Lobotka si è allenato bene tutta la settimana ed ha completato questo periodo di reinserimento, quello che dicevo sul mio star bene è anche aver recuperato tanti giocatori ed in allenamento ci sono quei nomi che me lo fanno venir meglio. Se mi metto io nell’allenamento allora viene peggio, con Anguissa, Lobotka, Lozano allora la palla viaggia meglio e viene tutto meglio”.
Formazione già fatta per Spalletti, che conferma Ospina fra i pali, difesa a quattro solita con Di Lorenzo, Rrhamani, Koulibaly e Mario Rui, in mediana torna la coppia formata da Lobotka e Fabiàn Ruiz, mentre in avanti gli stessi dell’Olimpico con Politano, Zielinski, Insigne e Osimhen avanti, con Elmas e Anguissa pronti a subentrare.
Fischio di inizio a Fuorigrotta alle 20.45, arbitra il sig. Orsato di Schio.