Augusto Riccardi
TORINO Il massimo con il minimo sforzo per la Juventus che doma con facilità l’Udinese allo Stradium. Un primo tempo di dominio bianconero, quello juventino, segnato dal gol di Paulo Dybala visibilmente polemico dopo il gol. Partita mai in discussione, con la Juve subito in pressione e l’Udinese che raramente ha superato la metà campo, escluse le rare sortite di Deulofeu e Beto. Così la Juventus prende a martellare l’area avversaria e gira e rigira trova il gol, senza dannarsi troppo. Dybala vince un rimpallo, Arthur fa da sponda per l’argentino che col piatto la mette sotto la traversa. Senza esultare, con lo sguardo verso la tribuna, polemico per un rinnovo che probabilmente non arriverà mai. Juve padrona del campo, crea ma non monetizza, mentre l’Udinese continua a soffrire tanto che il primo tiro in porta arriva sul finire del primo tempo con Beto che fa il solletico a Szczesny. Non cambia il copione nella ripresa, occasioni sempre poche ma con la Juve in controllo. L’Udinese cambia marcia troppo tardi, e i bianconeri di Allegri, decidono che è il momento di chiuderla per evitare rischi inutili. Il 2-0 porta la firma di McKennie: l’americano raccoglie l’invito di De Sciglio e replica il gol di San Siro contro l’Inter. Finisce qui, 2-0 per i bianconeri di Allegri che agganciano l’Atalanta al quarto posto che però è attesa domani alla sfida con l’Inter. Chi l’avrebbe detto qualche tempo fa quando il divario era ben più sostanzioso. Oggi la Juve può giocarsela alla pari per l’ingresso in Champions. E magari domani tifare per la banda Inzaghi per alimentare maggiormente il sogno Champions.
