
Massimo Ciccognani
Mai dire Juve, ma neppure mai dire Roma. Ai giallorossi non bastano due gol di vantaggio per chiudere un match che per un’ora di gioco hanno tenuto in pugno. Questione di carattere e personalità, che invece ha dimostrato la squadra bianconera. Va sotto 3-1 all’Olimpico, ma ha la forza di rialzarsi, riprenderla e mettere la freccia. La sblocca subito Abraham, fa pari Dybala. Nella ripresa sembrano indirizzarla Mkhitaryan e Pellegrini, ma sul 3-1 la Juve si scuote. Accorcia Locatelli, Kulusevski fa pari, De Sciglio porta avanti i bianconeri, mentre Pellegrini sbaglia il rigore del possibile pari. Finisce 4-3 per la Juve che conserva intatte le speranze di riagganciare il carro Champions. Per la Roma, ennesima delusione.
Nella Roma subito Maitland-Niles
Mourinho con tante assenze dovendo rinunciare agli squalificati Mancini e Karsdop con Zaniolo indisponibie. Il portoghese modella la sua Roma con la difesa a quattro, con Smalling e Ibanez centrali, Maitland-Niles e Viña esterni, Cristante e Veretout perni davanti alla difesa, Pellegrini, Mkhitayan e Afena Felix a supporto di Abraham. Nella Juve c’è Dybala e Rugani dietro. In panchina Landucci al posto dello squalificato Allegri. Bianconeri con il 4-3-3: Szczesny tra i pali, Cuadrado, De Ligt, Rugani e De Sciglio, McKennie, Locatelli e Bentancur in mezzo, Dybala, Kean e Chiesa in prima linea. Arbitra Massa. In tribuna d’onore, l’ex capitano e bandiera Francesco Totti, accolto dall’ovazione dei suoi tifosi.
La sblocca Abraham, pari Dybala
Parte forte la Roma che gioca nella metà campo della Juve. Subito Pellegrini, murato. La Roma insiste: da angolo spizzata di Smalling per la testa di Abraham, salva sulla linea il numero uno bianconero. Più in palla e vogliosa la Roma. Il gol arriva da palla inattiva: angolo di Veretout, stacco sul primo palo di Abraham che la indirizza dalla parte opposta e la piazza nell’angolo più lontano: 1-0 Roma. Insistono i giallorossi. Percussione di Felix a sinistra, rimpallo e palla a Pellegrini che scarica in porta, De Ligt la tocca con il braccio, Massa dice che non è rigore. Protesta la Roma. Ancora Roma con un guizzo di Cristante, Szczesny c’è. La Juve è in affanno, ma alla prima uscita trova il pari con un’azione personale di Dybala, sinistro dal limite, palla all’angolino dove Rui Patricio non può arrivare: 1-1. Si ferma Chiesa e chiede il cambio, dentro Kulusevski. Quattro di recupero, con l’ultimo brivido che lo regala Abraham. Solito schema da calcio d’angolo, palla a Smalling che la indirizza verso l’inglese che da pochi passi manda a lato. Uno a uno all’intervallo.

Mkhitaryan-Pellegrini, la Roma vola
La Roma riparte forte e dopo tre minuti la riporta dalla sua parte. Conclusione mortifera di Mkhitaryan dal limite, si oppone De Sciglio, la palla s’impenna e si infila alle spalle di Szczesny. Passano pochi minuti e la Roma allunga. Punizione dalla trequarti: alla battuta Pellegrini, palla direttamente all’incrocio: 3-1 Roma, esulta il capitano sotto gli occhi del suo idolo, il capitano Francesco Totti. Doppio cambio per la Juve: fuori Kean e Bentancur, dentro Morata e Arthur.
Locatelli, Kulusevski, De Sciglio, la Juve nette la freccia
Sette giri di lancette bastano alla Juve per rientrare in partita, riprenderla e portarsi addirittura avanti. La Juve prova a scuotersi e proprio Morata si rende protagonista di una grande azione, palla in mezzo per la testa di Locatelli che colpisce bene di testa e la mette alle spalle di Rui Patricio. Dentro Shomurodov per Afena Felix. Morata è entrato benissimo in partita, prova la giocata personale, respinta da Smalling, irrompe Kulusevski e la mette dentro. E’ offside per Massa che viene richiamato dal Var e dopo il ceck convalida: 3-3, ma che partita all’Olimpico. Ma non è finita perché a stretto giro c’è un buco poazzesco nella difesa della Roma, irrompe De Sciglio, controllo e di controbalzo la mette dentro: 4-3 Juve.
Pellegrini fallisce dal dischetto
La Roma si scuote e si riversa nella metà campo bianconera. Fuori Veretout, dentro Carles Perez. De Ligt, già ammonito, la tocca con un braccio: secondo giallo e rigore. Dal dischetto Pellegrini si fa ipnotizzare da Szczesny e fallisce il possibile pari. Dentro Chiellini, fuori Dybala. Finale incandescente. Pellegrini toccato duro da Chiellini è costretto ad uscire, dentro Borya Mayoral. Sei di recupero e assalto finale della Roma, ma succede nulla. Vince la Juve, con cuore e carattere. Per la Roma tanti punti interrogativi. Quelli di una squadra timorosa, che domina la Juve per settanta minuti per poi farsi travolgere dalle paure e dai fantasmi del passato. C’è da lavorare. E pure molto. Soprattutto sulla testa.
Momenti di Roma-Juventus (di Salvatore Fornelli)


