Francesco Raiola
NAPOLI E’ un Napoli pronto a galoppare nelle praterie dell’immenso. Parola di Luciano Spalletti alla vigilia della sfida interno contro l’Empoli. “La radiografia dice che questa squadra ha un’anima. Chi viene chiamato in causa riesce a fare del suo meglio. Attraverso questa competitività esibita si riesce ad acchiappare il meglio. C’è disponibilità da parte di tutti a dividersi i ruoli, a prendere in carico delle responsabilità che sarebbero di un altro durante la partita. Con le cinque sostituzioni diventa fondamentale essere titolari del primo tempo e titolari dell’ultima mezzora. Dopo lo sfiancamento dei compagni nella parte iniziale, nel finale di partita chi entra può dare il colpo di grazia. Ho dei ragazzi intelligenti, con i quali si può dialogare”.
Al “Maradona” arriva l’Empoli, e Spalletti sa bene di chi si tratta. “Con l’Empoli non corriamo il rischio di sottovalutare l’impegno perchè basta vedere che calcio sta proponendo. Per riuscire a vincere questa partita dovremo esibire una prestazione top, al massimo delle nostre possibilità, altrimenti sarà dura. A squadra e società vanno fatti complimenti sinceri. Empoli è ancora casa mia, ho casa lì e quando ho un pò di tempo ci vado perchè ho mia madre che mi aspetta a braccia aperte. Con Andreazzoli ho imparato tante cose, era mio collaboratore. Ho apprezzato tutte le sue qualità quando l’ho portato con me. Basta vedere cosa fa l’Empoli per capire che è un allenatore capace, organizzato e che gestisce le situazioni con equilibrio”.
Rammaricato invece per la squalifica. “Lo dico con franchezza: sono un pò deluso. Si fanno riunioni in cui si invoca al dialogo, alla collaborazione tra uomini di campo e istituzioni, poi basta una situazione come questa per capire che è difficile avere un confronto semplice e collaborativo”.