PARMA Ok, la prima è giusta e Roberto Mancini se la gode. Non soddisfatto in tutto, ma era importante partire con il piede giusto. “Ho visto risultati anche delle altre Nazionali, hanno avuto difficoltà. È normale dopo cinque mesi, non è scontato che si rinizi come prima. Nel secondo tempo siamo entrati un po’ troppo rilassati, abbiamo smesso. Li abbiamo lasciati giocare, abbiamo sbagliato due volte in costruzione. Ma è stata un’ottima prova. Noi abbiamo giocato nel gruppo di Nations League contro Olanda, Polonia, facendo molto bene. Poi vedremo chi affronteremo agli Europei. Credo che quando si giocano partite e due squadre che giocano per vincere vengono fuori di più le qualità”.
Magari un po’ di stanchezza, non solo per i ritmi infernali di questa stagione, ma la mancanza di gente allo stadio, rischia a gioco lungo di fare un brutto effetto sui giocatori. “Forse è vero, siamo un po’ tutti stanchi di giocare senza spettatori. Come ho detto ieri il pubblico ti dà quell’adrenalina di cui hai bisogno. Ti fa rendere di più quando sei stanco, è fondamentale avere pubblico. Si inizia a sentire”.
Ripartire dal basso, altro tema che stuzzica il Ct, ma senza prendere rischi inutili. “Ci sono dei momenti in cui puoi farla, oggi no. Ci sono situazioni dove è giusto farlo, nelle due occasioni che abbiamo rischiato non si doveva fare, c’era davvero poco spazio. Stavamo facendo riaprire la partita, dobbiamo fare attenzione, se si deve si allontana la palla, non succede nulla”.
Sui singoli ama parlare poco, ma qualche divagazione se la concede. “Berardi stava andando bene, ha fatto gol. Immobile ha fatto benissimo, avrebbe potuto farne altri due almeno, ha avuto diverse occasioni, ha lottato. Non era semplice perché fisicamente erano molto possenti. Per quanto riguarda Immobile, ha fatto benissimo, avrebbe potuto farne altri due almeno, ha avuto diverse occasioni, ha lottato. Non era semplice perché fisicamente erano molto possenti. La concorrenza con Belotti? All’Europeo conterà la condizione fisica, loro sono contenti di giocarne uno per uno (sorride, ndr). Arriveremo da una stagione faticosissima, non ci saranno che due settimane. Ora è difficile”.
Importante l’assenza di Jorginho, che impone un cambio di rotta. “È un giocatore diverso, nasce play, ma Locatelli ha fatto quello che doveva fare. Poi abbiamo provato Pessina, è molto intelligente, può fare qualsiasi ruolo. Per la prossima abbiamo Sensi, Ricci… Vediamo e valutiamo. Domenica a Sofia? Qualcosa cambieremo, abbiamo bisogno di giocatori freschi. Non dovrebbe cambiare nulla, pure scegliendo cinque calciatori differenti”.