Maurizio Carfizzi*
Un finale di campionato che assomiglia più ad un ciclo di amichevoli precampionato, con diverse partite una dentro l’altra, con squadre stravolte da quest’altra genialata della FIFA che ha dato l’ok ai cinque cambi. Partite che hanno poco senso, con scarso seguito anche di pubblico televisivo, con orari assurdi e fuori da ogni logica che allontanano sempre più la gente dal mondo del calcio. Abbiamo capito tutti che serviva ripartire (non per la gente che doveva dimenticare la pandemia), ma solo per non lasciare alibi a Sky e Dazn che devono ancora pagare l’ultima rata: il dio denaro… e tutto serve per far vincere l’ennesimo scudetto alla Juventus di Sarri, che vincerà anche questa volta per assenza di concorrenza, visto il declino di Lazio e Inter, e i rigori profusi a iosa nello scontro diretto contro l’Atalanta di Gasperini ( che è inciampato anche lui nel razzismo anti Napoli…). Gli azzurri continuano il buon momento e sarebbero da Champions League da gennaio ad oggi. Bravo Ringhio che ha saputo rilanciare un gruppo stravolto dal maestro burattinaio Ancelotti, che resta più abile a gestire i campioni che ad allenare giocatori normali. Bravo Ringhio che ha saputo conquistare con il gioco e con il cuore la Coppa Italia. E il Napoli avrebbe meritato anche di più nelle ultime partite, compresa la sconfitta di Bergamo dove gli azzurri hanno regalato in pratica dieci minuti di black out approfittato dalla banda di Gasperini, per non parlare di domenica sera contro il Milan, dove solo un arbitro mediocre ha negato la vittoria strameritata degli azzurri. A Bologna invece il turnover ha funzionato a metà, con giocatori come Milik, evidentemente troppo distratti dal mercato ( che prenda esempio da Callejon) , costretti al pareggio da un Bologna gasato da Mihajlovic che avrebbe potuto pure vincere. Adesso onoriamo le ultime partite di questo campionato ( farsa) e testa all’8 agosto, dove ci giochiamo un pezzo di storia al Camp Nou. Senza togliere un occhio al mercato, con questa altra telenovela estiva di Osimhen, il centravanti nigeriano del Lille che il Napoli ha bloccato da un pezzo, ma che il cambio di procuratore ha allontanato da De Laurentiis. I prezzolati non li vogliamo, se il nigeriano vuole andare in Inghilterra, che vada…ce ne faremo una ragione come con James Rodríguez ( un fosso scansato) e Pepè (altro bidone rifilato dal Lilla all’ Arsenal. Io mi fido di Giuntoli e De Laurentiis. Forza Napoli Sempre
* Ex calciatore e tifoso del Napoli