Francesco Raiola
Altalena di emozioni al San Paolo, con gol e rimonte tra Napoli e Milan. Finisce 2-2 tra azzurri e rossoneri, con le reti di Hernandez e Di Lorenzo nel primo tempo e di Mertens e di Kessie su rigore nella ripresa. Pareggio rocambolesco, che serve più al Milan che al Napoli, che tiene a distanza di sicurezza il Sassuolo, mentre allontana dal quinto posto il Napoli, ora a due punti dalla Roma. Sfida sempre affascinante dal sapore anni Ottanta al San Paolo tra Napoli e Milan. Cambiano poco rispetto alle indiscrezioni della vigilia i due tecnici. Gattuso ritrova tra i pali Ospina, con Di Lorenzo e Mario Rui sulle fasce, Koulibaly e Maksimovic centrali. Nuova chance a centrocampo per Lobotka, con Zielinski e Fabiàn Ruiz a completare la mediana, mentre in attacco confermato il tridente storico con Callejon, Mertens ed Insigne. Cambia qualcosa anche Pioli, che schiera la solita difesa con Donnarumma fra i pali, Theo Hernandez e Conti sulle fasce, Kjaer e Romagnoli centrali, in mediana coppia Bennacer e Kessie, mentre in attacco chance per Paquetà che completa la linea dei trequartisti con Rebic e Calhanoglu dietro Zlatan Ibrahimovic. Ritmi subito sostenuti tra le due squadre, che sembrano non risparmiarsi dal primo minuto: primo giallo dopo appena dieci minuti per Di Lorenzo, che si scontra con Hernandez. E’ il Napoli che fa la partita e la prima occasione è di Mertens che dalla sinistra supera Conti e prova la conclusione con Donnarumma che salva il Milan. Ancora protagonista il numero uno rossonero su conclusione a botta sicura di Callejon che spreca un assist fantastico di Mertens. Gol sbagliato gol subito: è la dura legge del calcio. Al ventesimo passa in vantaggio il Milan con Theo Hernandez che finalizza un assist perfetto di Rebic al volo con Di Lorenzo che sbaglia la marcatura. Reazione rabbiosa degli azzurri che non ci stanno e prova subito a ristabilire il risultato Zielinski ma la sua conclusione dalla distanza sfiora il palo. Secondo giallo di La Penna a Mario Rui che ferma Bennacer in velocità. Arriva poco dopo il meritato pareggio del Napoli sugli sviluppi di un calcio piazzato calciato da Insigne, presa difettosa di Donnarumma che sbaglia e Di Lorenzo insacca facilmente per la rete azzurra. Si chiude così in parità un primo tempo gradevole. Cambia subito nell’intervallo Pioli, inserendo al posto di uno spento Paquetà il belga Saelemaekers. Primo quarto d’ora della ripresa senza grosse emozioni, con il Milan che prova a prendere più campo al Napoli che risponde in contropiede e trova il raddoppio con Mertens che servito da Callejon non sbaglia battendo Donnarumma, complice una deviazione di Romagnoli. Doppio cambio per Pioli immediato che toglie Ibrahimovic furibondo che scaglia una bottiglietta in panchina per Bonaventura, con Rebic che si sposta al centro dell’attacco, e inserisce anche Rafael Leao per Calhanoglu. Cambia al ventesimo Gattuso a centrocampo inserendo Demme ed Elmas per Lobotka e Fabiàn Ruiz. Al settantesimo La Penna decreta un penalty per il Milan con Bonaventura che prende un calcetto in area da parte di Maksimovic accentuando anche la caduta ma il VAR conferma la scelta dell’arbitro romano. Dal dischetto va Kessie che spiazza Ospina e ristabilisce il pari. Esce Mertens nel Napoli per Milik e anche Insigne per Lozano. Gialli per Theo Hernandez per un brutto fallo su Milik e per Conti su Mario Rui. Ultimo cambio per Gattuso con Politano per Callejon. Terzo giallo nel Milan per Saelemaekers per fallo su Di Lorenzo, che rimedia dopo pochi secondi un’altra ammonizione e lascia i rossoneri in dieci negli ultimi minuti. Rimedia Pioli inserendo subito Krunic per Rebic. Forcing finale degli azzuri che provano a cercare il gol vittoria nei cinque minuti di recupero concessi da La Penna. Ma succede poco con due squadre stremate dal caldo e dalla fatica. Rocambolesca partita che ha visto in Callejon e Mertens i migliori nel Napoli, mentre nel Milan buona la partita di Bennacer e di Hernandez, positivo in fase offensivo, meno in quella difensiva. Mercoledì si riparte con Bologna-Napoli e Milan-Parma.