
dal nostro corrisponde
Daniele Orieti
MADRID La Liga spagnola segue la sua marcia verso il ritorno in campo per la conclusione di questa disgraziata stagione 2019-2020. Il piano di rientro è stato suddiviso in quattro tappe, la prima con il protocollo medico, la seconda con il lavoro individuale, la terza che entrerà in vigore il prossimo lunedì prevede l’allenamento in gruppi, chiudendo poi successivamente il 25 maggio, con la quarta e ultima tappa con gli allenamenti collettivi di tutta la rosa. La Spagna calcistica sta seguendo la linea medica-sportiva tedesca, che nell’eventualità di una positività di un calciatore al Coronavirus, non verrà messa in quarantena tutta la squadra, che invece seguirà con il programma di preparazione, ma verrà isolato solo il giocatore in causa. Una nota di colore in questa situazione particolarmente drammatica, è lo sciopero da parte dei giocatori dell’Elche, squadra di Segunda División, i quali, stamattina, si sono rifiutati di svolgere la sessione di allenamento, per protesta contro l’Erte firmato dalla società che prevede il taglio degli stipendi e la seguente riduzione dell’orario di lavoro. In questo caso i calciatori sostengono che tra il viaggio verso l’impianto e l’allenamento si superi più del 70 percento del tempo di lavoro pattuito con la società.