Stefano Sale *
Vibrazioni positive dopo l’esibizione alla Sardegna Arena. Quattro gol segnati e avrebbero potuto essere otto. Tuttavia, ne ha subiti tre, mai sicuri dei tre punti fino alla fine. La Roma ha giocato un calcio aggressivo nei primi 20 minuti. Frizzanti e sfortunati a non segnare grazie a un superlativo Robin Olsen in porta dei rossoblù. Quindi, ironicamente, il Cagliari passa al primo approccio. Un super gol di Joao Pedro. Tipica Roma. Tuttavia, questa volta non abbiamo fallito. Gli uomini di Fonseca hanno ripreso il comando con alcune grandi giocate di Mkhitaryan concluse due volte da Kalinic. Sì. Proprio lui. Lo stesso che non era mai stato preso in cosiderazione da Fonseca, anche quando eravamo sotto e disperati di pareggiare. Fonseca lo ignorava ogni volta. Questa volta invece inizia al posto di Dzeko, a riposo. Strano. Non un minuto in campo quando avevamo bisogno di lui, ora in testa all’attacco dall’inizio. Segnando due volte e pure con qualche passaggio filtrante. Michi è la stella con Nic alle spalle. Bravo, per dimostrare tale impegno, dopo tutto. Nel complesso, la Roma ha giocato bene e alla fine ha mostrato cabarbietà. L’unica cosa, il solito momento delle dormite, che consente al Cagliari di rientrare due volte, quando la partita era davvero finita. Semplicemente incredibile. Ancora tanto lavoro da fare lì. Altro. I calendari di Serie A sono nel caos per il Coronavirus. Le decisioni del Governo impongono partite a porte chiuse. La Roma tornerà in campo domenica 15, non col Milan, ma all’Olimpico contro la Samp. Prima la trasferta europea in casa di Monchi. A Siviglia per continuare ad inseguire un obiettivo che visti i tempi diventa fondamentale. Forza Roma.
* Roma Club Dublino, tifoso Roma