Si fa sul serio. Dacia Arena ore 18 di domani, c’è Udinese-Milan, la prima di una lunga stagione per un Milan che vuole ritrovare la Champions. Obiettivo dichiarato, Giampaolo lo sa benissimo. “Da domani i punti avranno un valore assoluto. Stiamo abbastanza bene, il lavoro l’abbiamo portato avanti così come l’avevamo programmato, solo che sono arrivati in ritardo alcuni giocatori, chi è arrivato tardi ha bisogno di più tempo. Chi ha lavorato con me dall’inizio è stato bravo, sono gli ultimi arrivati che sono più indietro. Non guardo al precampionato perché tutte le amichevoli sono state utili, cose positive e altre in cui dobbiamo migliorarci, ma i giocatori mi seguono e questo mi rende sereno. Non possiamo fare altro che migliorarci”.
Il Milan un sogno che si avvera. “E’ vero, è un sogno, sono in un ambiente straordinario, con una struttura eccellente. Con i giocatori ho un buon feeling lavorativo, c’è calore da parte dei tifosi. Ho bisogno di tempo e lavorare con i giocatori, affinare le sintonie. Ma tutto questo domani conta relativamente, il Milan deve essere competitivo. Domani si va per vincere, la squadra deve scendere in campo per essere competitivi. La Champions è l’obiettivo principale non solo nostro. Per storia, per blasone, il Milan deve correre per quell’obiettivo ma non è il solo. Lo deve fare insieme ad altre squadre”.
Sulla formazione regala poco. “Gioca chi sta meglio, abbiamo lavorato sull’aspetto collettivo, e forse alcuni saranno fuori perché non stanno bene con la condizione, Bennacer può darsi che domani può ritagliarsi uno spezzone di partita, ma vado su chi mi dà più garanzie dal punto di vista fisico. Suso? Ho espresso un parere tecnico e mi limito a quello. Ha giocato sempre esterno, e anche io avevo qualche dubbio all’inizio. Però il calciatore mi ha dato ampia disponibilità e non mi ha dato mai problemi. I giocatori forti offensivi possono giocare ovunque. Suso sono felice che resti, ma può succedere di tutto. Quanto a Piatek ha caratteristiche particolari, è un giocatore più di profondità che di palleggio, e giocare con un giocatore accanto può togliersi di dosso tante pressioni. In alcuni parametri ha manifestato un livello di fatica più alto rispetto agli altri, e deve smaltire le tossine. Quanto alla rosa a disposizione, dico che i dirigenti sono stati grandi calciatori, conoscono le dinamiche. Non gli manca il punto di vista tecnico, quando mi confronto con loro vengono fuori delle raffinatezze. Sanno bene cosa fare. Qualche volta posso sbagliare qualcosa, mi lamento quando coi calciatori non c’è passione, mi innamoro dei calciatori, non mi innamoro degli inaffidabili, non mi innamoro di quelli che timbrano il cartellino”.
Giampaolo non guarda al calendario, il futuro è adesso. “Anche domani voglio vedere il mio Milan. Credo nella qualità dei calciatori che può aiutarci a migliorare. E’ sempre il calciatore che fa la differenza. Sono convinto di vedere il Milan migliorare sempre. Cominciamo da domani”.
QUI UDINESE Non facile l’esordio per Tudor. Il tecnico lo sa ma non dispera. “Domani si riparte, finalmente: aspettiamo con gioia questo inizio, sarà una bella partita contro una squadra di altissimo livello. Il Milan ha fatto la storia del calcio europeo. Subito una big? Va bene tutto, dobbiamo affrontarle tutte, è più bello farlo in casa subito. Giampaolo poi è bravo, trasmette le sue idee con il tempo. Poi hanno preso giocatori nuovi, non entrati ancora negli automatismi. Il Milan, in casa, alla prima: poteva andarci peggio”.