Sprofondo Fiorentina: l’autorete di Gerson regala la salvezza al Parma

Nel modo più beffardo possibile, ovvero con l’autorete di Gerson, il Parma ottiene la salvezza, mentre la Fiorentina si giocherà incredibilmente la salvezza all’ultima giornata. Un match intenso – due legni colpiti per parte – e ricco di duelli. E’ la solita Fiorentina che non concretizza e sciupa le varie occasioni create, Simeone non graffia, mentre Chiesa non riesce a trasformare in gol tutto il suo entusiasmo ed i suoi continui guizzi. Il Parma è reattiva in fase difensiva, e alla fine si mostra più squadra. I ducali, sugli sviluppi di un calcio di punizione, trovano la gioia dopo il colpo di testa di Scozzarella e la successiva deviazione decisiva di Gerson. Se tutti credevano che la gara di ritorno di Coppa Italia con l’Atlanta fosse stata la partita dell’anno per la Fiorentina, attualmente le cose sono decisamente cambiate. Fiorentina-Genoa varrà di più di un’intera stagione.

Scelte di formazione D’Aversa sceglie la prudenza optando per il 3-5-2: davanti a Sepe agiscono Iacoponi Gagliolo e Bastoni, con gli Gazzola e Sprocati sugli esterni ad aiutare. A centrocampo spazio alla densità: Barillà, Kucka e Stulac ad arginare. In attacco il tandem composto da Gervinho e Ceravolo. Montella risponde con un frizzante 4-3-3, puntando su Milenkovic, Ceccherini, Vitor Hugo e Biraghi a protezione di Lafont. Sulla mediana fiducia a Gerson, Veretout e Benassi, con il tridente offensivo formato da Mirallas, Simeone e Chiesa

Viola dinamica Parte meglio la Fiorentina che prova subito ad incidere alzando il baricentro. E’ il solito Benassi a proporsi in avanti con frequenza. Il più attivo è però Chiesa che, una volta letta bene l’azione, va vicino alla rete, la sua conclusione finisce fuori di poco. L’esterno serve poi Simeone, bloccato efficacemente dalla retroguardia gialloblù. I fiorentini mostrano un buon dinamismo nella proposta di calcio, incredibilmente sono però i ducali a crearsi un’occasione colossale. Gervinho, superato Milenkovic, prende il legno. A differenza del match dell’andata, entrambe propongono una maggior intensità e più intraprendenza. Miralass fa movimento, impegnandosi molto sulla propria corsia, le sue giocate non si rivelano però produttive. Il belga è costretto ad uscire per infortunio, al suo posto entra Dabo. Arriva il turno del Cholito: l’argentino è abile nel crearsi l’opportunità, non trovando la porta di poco. Nelle tante occasioni della Fiorentina, i padroni di casa colpiscono ancora un legno – questa volta la traversa – con Gagliolo, direttamente da calcio d’angolo. Simeone ha poi altre due importantissime occasioni non riuscendo a concretizzare. Il numero nove non è scaltro e si fa anticipare da Iacoponi e, successivamente, spreca il buon servizio di Chiesa. Fiorentina dinamica ma sciupona, Parma è attenta tatticamente, mostrando però velocità nel ripartire.

Sprofondo Viola Chiesa si prende sulle spalle la squadra: guizzo d’alta scuola su Gagliolo al quale abbina un tiro-cross, Sepe è decisivo nel prolungare la traiettoria sulla traversa. La Fiorentina velocizza la manovra, la risposta del Parma è sempre decisa e netta nel coprire tutti gli spazi. I fiorentina quando vengono “colpiti”, mostrano lucidità. Benassi salva il risultato sul colpo di testa di Stulac, grande intervento da parte del centrocampista. Montella butta nella mischia Muriel, al posto di Simeone per dare una scossa. Milenkovic prende  il palo dopo il corner. Il Parma trova incredibilmente la rete del vantaggio. Dabo è ingenuo nel concedere calcio di punizione. Sugli sviluppi del calcio piazzato, Scozzarella la tocca, Gerson la devia e trafigge Lafont. Un gol che fa sprofondare la Fiorentina. All’ultima giornata servirà incredibilmente e disperatamente, una prova di grande forza caratteriale.