Tris Roma: Fazio, Pastore e Kolarov piegano il Cagliari

27.4.2019 GINOMANCINI :: Roma vs Cagliari (Serie A) Sport; Calcio; Nella foto: Esultanza (Foto Gino Mancini)

Massimo Ciccognani

Vincere e convincere. Alla Roma riesce l’uno e l’altro con una prestazione convincente che regala tre punti preziosissimi che permettono ai giallorossi di prendersi momentanemente il quarto posto mettendo pressione a Milan e Atalanta impegnate domani. Battuto il Cagliari nettamente in un pomeriggio caldissimo. Lo decidono i gol di Fazio, Pastore e Kolarov.

Le scelte dei tecnici Nella Roma torna Pastore Senza gli squalificati Zaniolo e Cristante, Ranieri è costretto a rimodellare la Roma, non nel modiulo ma negli uomini. Confermato il difensivo nel 4-2-3-1, con Florenzi, Manolas, Fazio e Kolarov davanti a Mirante. In mezzo la novità è Pastore che agisce da trequartista con ai lati Kluivert ed El Shaarawy alle spalle di Dzeko, con Lorenzo Pellegrini accanto a Nzonzi. Maran conferma il collaudatissimo 4-3-1-2. Tra i pali c’è Cragno, nel mirino della Roma che verrò, davanti a lui Pisacane e Ceppitelli centrali, Cacciatore e l’ex Luca Pellegrini sugli esterni. In mezzo Ionita, Cigarini e Barella, Birsa alle spalle del duo Joao Pedro-Pavoletti.

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Tango argentino Alla Roma bastano appena otto minuti per mettere le cose in chiaro. Il vantaggio arriva dopo 5′ con un colpo di testa di Fazio da azione d’angolo, palla sul palo e poi in rete con Cragno che prova inutilmente a rimettere in gioco il pallone. Palla oltre la linea, nessun dubbio per Manganiello. E a stretto giro arriva pure il raddoppio. Gran giocata di Kluivert, palla in mezzo per Pastore che la piazza sul primo palo. Partono meglio i giallorossi anche si ritmi sono blandi. Ma la Roma c’è, è ordinata, concreta. Dietro Fazio conferma i progressi registrati nelle ultime uscite e in coppia con Manolas forma una diga invalicabili per i pur temibili Joao Pedro e Pavoletti che non la vedono mai. Buone le percussioni di Kolarov che rafforza con El Shaarawy la catena di destra. Irreprensibile il Faraone, sempre nel vivo del gioco. Lorenzo Pellegrini e Nzonzi, altra cerniera di qualità. Solito lavoro sporco e per la squadra di Edin Dzeko, buone giocate di Kluivert e poi Pastore. Gioca quasi da fermo e a quei ritmi la qualità esce fuori. Il Cagliari è stordito e non si vede mai, ci provano El Shaarawy e Manolas, Florenzi si divora il 3-0, la traversa dice no a Pastore che si era inserito coi tempi giusti. Roma godibile, Cagliari in difficoltà che prova a reagire ma il solo Pavoletti (bravo Mirante) non basta per impensiere una Roma che copre il campo con grande efficacia.

Solo Roma Dzeko, dopo un tentativo di Birsa, ha la palla del 3-0, Cragno dice no, ma il bosniaco era in offside. Non è fortunato Dzeko che vuole il gol, la sua conclusione è precisa ma ci pensa Ceppitelli a deviare sul palo. E’ il diciannovesimo legno giallorosso in questa stagione. Poi ancora Roma, con Lorenzo Pellegrini che solo in area, spara a lato. Il Cagliari resta a guardare, incapace di provare una reazione degna di tal nome. Esce Pastore tra gli applausi dell’Olimpico, dentro Perotti e cambio anche nel Cagliari che sostituisce Birsa con Deiola. Roma in totale controllo della gara. Altra gran giocata di Kluivert che la mette sulla testa di El Shaarawy, altrettanto grande la risposta di Cragno. Poi è Dzeko a divorarsi il facile 3-0. Dentro Under per El Shaarawy e Srna per Ceppitelli negli ultimi quindici di gioco.    Poi, sempre nel Cagliari, tocca a Thereau prendere il posto di Joao Pedro. Il 2-0 è stretto per i giallorossi e allora quando manca un sopffio al termine, ecco il 3-0. Lo firma Kolarov  e tutti a casa anche se lo stesso 3-0 stavolta non rende merito al volume di gioco e occasioni create dai giallorossi. Che si prendono i tre punti e il momentaneo quarto posto. A Milan e Atalanta il compito di rispondere.

Roma-Cagliari 3-0 (fotoservizio Gino Mancini)

Il colpo di testa di Fazio vale l’1-0
La carica di Claudio Ranieri
Pastore festeggiato dopo il gol del raddoppio
Ranieri si complimenta con l’argentino
Sconsolato Rolando Maran