Io tifo Roma. “Non tutto era da buttar via: siamo tornati e ora cerchiamo di vedere le stelle”

Stefano Sale *

Dall’inizio del campionato abbiamo letto tanti commenti negativi di tanti tifosi romanisti su Cristante e Pellegrini, come due brocchi da mandar via subito.  Normale. Le loro prestazioni erano da 4 in pagella, i risultati non arrivavano e le cessioni – di Nainggolan prima e di Strootman dopo – hanno solo amplificato tutto quello che non andava in casa Roma.  La verità è che era tutta la squadra che non girava – da Manolas a Dzeko, ai nuovi arrivati – ma la croce fu data soprattutto data a loro due, i sostituti del “Ninja” e della “Lavatrice” a centrocampo.  Ora i giudizi sono cambiati. Cristante cresce alla grande e segna, Pellegrini ha una marcia in più e abbiamo trovato il gioiello Zaniolo, con l’Inter che si adesso si morde le mani.  Già, perchè se la cessione di Nainggolan non era andata giù a tanti, adesso i nodi cominciano a venire al pettine.  Prima le ammissioni di Ausilio sulla rinuncia a Zaniolo e poi quelle di Spalletti sui vizietti del Ninja.  Cose che comiciano a spazientire anche l’ambiente interista. Radja non fa vita da atleta da tempo, si era visto l’ultimo anno, comportamenti a parte, non rendeva più come prima. Non a caso Martinez non l’ha portato ai Mondiali, non a caso la Roma lo ha venduto, non a caso Spalletti era l’unico che lo voleva. Ma la Roma sapientemente come contropartita ha voluto solo e soltanto Niccolò Zaniolo. A ragion veduta. L’avevamo già detto a settembre: questa squadra con tutti i nuovi innesti – a parte Alisson – sulla carta era più completa, più giovane, e forse più forte.  Dico forse, perchè finora non è stato cosi. La Roma è a -23 dalla Juve, a -14 dal Napoli, a -9 dall’Inter. Inaccettabile. Quindi se potenzialmente eravamo più forti, sul campo non si e’ visto. Non possiamo dimenticare le figuracce viste con Chievo, Spal, Bologna, Udinese, Cagliari e Plzen.  Li abbiamo criticati tutti perchè tutti lo meritavano. Ora però bisogna guardare avanti. Le vittorie con Sassuolo e Parma hanno fatto vedere qualcosa di meglio sul piano del gioco, non ancora eccelso, ma soprattutto stanno arrivando i risultati, che sono il toccasana, alla base di tutto per tenere gli scudi alti.  A Parma si è vista una Roma più convinta, specialmente nel secondo tempo. Ma si vede che ha un altro piglio, più cattiveria e convinzione.  Mancano sicuramente dei rinforzi, qualcosa in difesa, a centrocampo, e forse in attacco se Schick andrà in prestito.  Eusebio mantiene la panchina, gli infortunati stanno tornando, la crisi – come l’hanno scorso – è passata, le cose dovrebbero andare meglio. Ora la sosta post-natalizia.  Poi comincerà il girone di ritorno in casa col Torino, dopo l’Entella in Coppa Italia.  Obiettivi:  1) Rincorsa al quarto posto. 2) Accedere ai quarti di Champions. 3) Tentare di vincere la Coppa Italia.  Primi due obiettivi, minimo sindacale. Alzare il trofeo tricolore sarebbe una grande soddisfazione per il popolo giallorosso. Quel trofeo che manca da 10 anni. Speriamo recepiscano nei quartieri alti a Trigoria.

* Roma Club Dublino, tifoso Roma