Augusto Riccardi
E’ la partita del definitivo rilancio in Champions. La Juve ospita allo Stadium il Pafos che in classifica conta sei punti quanto i bianconeri, ma per la banda Spalletti i punti in palio sono il crocevia della stagione per inseguire la qualificazione alla fase successiva. E il tecnico lo sa benissimo, anche se non sottovaluta l’avversario. “Prima di tutto il Pafos è una squadra tosta. Ha molti portoghesi e brasiliani in rosa. È una squadra che ha fatto brutta figura solo contro il Bayern. Poi ha preso pochissimi gol nonostante abbia avuto avversari top. Sono una squadra tignosa e vogliosa di metterla a livello fisico. Poi hanno organizzazione sui calci piazzati. Sui 4 gol fatti 3 li hanno fatti su calcio piazzato. Nel reparto offensivo sono molto forti, dobbiamo essere bravi a non subire le loro ripartenze. È una cosa a cui dobbiamo fare attenzione, hanno qualità per ribaltare la situazione”.
Una Juventus che secondo Spalletti continua a crescere, ma adesso serve il salto di qualità. “Li vedo migliorare in allenamento, più li vedo e più ho a che fare con loro, più mi arrabbio e tranquillizzo allo stesso tempo. Mi fanno stare sull’ottovolante, a volte rido e altre strillo. Poi gliele vedi fare alcune cose e pensi che si ripeterà più volte, invece poi si va ad annullarla e ripartire da capo. Per me non cambia e non cambierà niente, non cambierò per un risultato o per l’atteggiamento. Le cose si affrontano e si cerca di trovare la spiegazione a ciò che è avvenuto”.
Fiducia intatta nei suoi. “Partiamo da Yildiz. Probabilmente l’ho detta male o avete capito male. Volevo intendere che c’è molto del potenziale che ha lui che è da vedere e che voi non avete visto. Anche se lui ce la sta mettendo tutta e cresce di gara in gara, ha dei margini di miglioramento che sono incredibili per quella che è la mia visione. Sono un po’ le stesse cose che dicevo a Kvara appena l’ho conosciuto, lui può diventare davvero un calciatore di livello super top. Delle cose le sta già facendo ma in allenamento se ne vedono molte di più. Per cui tutto a posto. Senza attaccanti a Napoli? Non era per pungolarli ma per voler vincere la partita. Sono andato a giocare in quella maniera perché ero convinto che fosse il sistema giusto, poi non ho avuto il risultato che volevo. Naturalmente ho delle responsabilità. Non ho messo in condizione la squadra per fare il meglio e ho danneggiato la squadra. Thuram? Dal mio punto di vista è un calciatore forte, che ha giocato bene anche domenica. Ne abbiamo bisogno, è un calciatore che ha quello strappo con la guida della palla che dovrebbe migliorare anche senza palla perché può creare spazi alla squadra. Professionista top, a me piace totalmente. Però poi in alcuni momenti durante la partita si hanno momenti migliori e altri peggiori, però a Napoli ha giocato una buona partita”.
E dai suoi si aspetta molto domani sera. Per fare la Juventus e un altro passo verso la fase successiva di Champions.






