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“Il Napoli dirà molto sul nostro futuro”

Spalletti alla vigilia della sfida del Maradona: "Un esame difficile contro i Campioni d'Italia"

Nella foto: Luciano Spalletti (foto Daniele Buffa/Image Sport)

Augusto Riccardi

Una partita diversa dalle altre. Spalletti torna a Napoli da avversario, alla guida della Juventus. Un vero e proprio esame di maturità, per capire dove possono arrivare i suoi. “Questa è una di quelle partite che può dire molto sul futuro del nostro campionato. È un esame dove dobbiamo farci trovare pronti e sappiamo che è una partita difficile. Io a Napoli ho vissuto un momento fantastico e secondo me le belle storie hanno il potere dell’immortalità per cui rimarranno così per sempre”.

La Juve arriva al Maradona forte di tre vittorie di fila, un biglietto da visita niente male. “La maglia della Juve è stata tessuta per questo, per vincere le partite. È chiaro che noi non viviamo un periodo bellissimo, però questo deve essere il nostro status normale. Per cui è importante perché ci arrivi con più fiducia, ma dobbiamo essere anime di quelle forti, di quelle libere, senza dover sempre andare a cercare supporto da qualche parte per dimostrare quello che deve essere il nostro futuro. È importante vedere che in allenamento si vanno ad acchiappare cose nuove, perché questo vedo e per questa è la cosa fondamentale che mi dà fiducia”.

L’ambizione bianconera riparte da Napoli e Spalletti lo sa benissimo. “Ci sono momenti che durano giorni e settimane che passano in un attimo. Ci sono partite che valgono tre punti e rimangono lì in questi tre punti e probabilmente punti nei due giorni successivi si disperdono. E ci sono partite che rimangono nella storia per sempre. Questa è una di quelle partite che può dire molto sul futuro del nostro campionato, per cui le dedicheremo tutta la forza che abbiamo”.

Ma sul fatto che è un esame di maturità, Spalletti è pienamente d’accordo. “È un esame dove dobbiamo farci trovare pronti e sappiamo che è una partita difficile, perché andiamo a giocare contro i campioni d’Italia e sappiamo quale sia la forza di quella squadra lì al di là di quello che è stato il precedente campionato, perché lo stanno facendo vedere anche quest’anno. E se si ha l’ambizione di voler fare dei passi in avanti è quello con cui ci dobbiamo confrontare”.

Spalletti contro Conte, il fascino della prima volta. “Ci siamo incontrati molte volte in giro, una volta abbiamo anche giocato un’amichevole contro, a Coverciano ci siamo incontrati. È un allenatore bravo perché lo ha fatto vedere anche quest’anno. Come persona non ho la possibilità di dire niente perché non lo frequento quotidianamente o a periodi. Per il resto io vado su quello che vedo in campo e lui è un allenatore top”.

Come lo è lo stesso Spalletti. Che domani non cerca rivincite (non ne ha bisogno), ma la consapevolezza che la sua Juve sta crescendo come lui vuole.