Massimo Ciccognani
In attesa degli spareggi playoff, il sorteggio mondiale regala sorrisi agli azzurri, finiti nel gruppo B insieme a Canada, Qatar e Svizzera. L’aver evitato gironi di ferro, magari con Argentina, Spagna o Francia, alimenta le speranze azzurre. Rimaniamo nella teoria perché ci sarà da superare la fase playoff, prima contro l’Irlanda del Nord a Bergamo, poi contro la vincente di Galles-Bosnia in trasferta. Dipende solo da noi, ma sul binario mondiale, il treno azzurro promette di andare lontano. Meglio, non poteva capitarci. Diciamolo francamente. Il Canada è poca cosa, gioca in casa, è vero, ma non ha la statura delle altre testa di serie. Il Qatar ha fallito persino il mondiale in casa e la Svizzera non è più la stessa che nel 2022 ci ha chiuso le porte in faccia alla qualificazione diretta. Passano le prime due e sarebbe da folli pensare che l’Italia non superi questo “gironcino” tutto sommato facile. Poi, il Mondiale diventerà roba più seria. Ai sedicesimi l’Italia potrebbe incontrare una terza fascia e solo dagli ottavi in poi il gioco si farà duro. Vincendo il girone potrebbe incontrare il Portogallo, mentre il secondo posto nel girone, potrebbe metterci davanti il Messico o i sud coreani, mentre agli ottavi si potrebbe pescare Giappone o una che uscirà fuori tra Polonia e Ucraina. Le big sono ancora lontane, ma di sicuro fino ai quarti si può sperare.
Quello che preoccupa è la questione logistica, perché le tre partite dell’Italia si giocherebbero a distanza notevole. L’esordio, se qualificati, sarà contro il Canada il 12 giugno a Toronto, poi a Los Angeles il 18 contro la Svizzera e il 24 giugno a Seattle contro il Qatar. La Figc comincerà da subito a programmare la sede del ritiro (molto probabile nella zona di Los Angeles), cercando hotel e campo di allenamento, senza aspettare la fine dei playoff che vedrebbe ristretto il campo di azione. Tutto molto bello. Ora tocca all’Italia arrivare in America.






