Robert Vignola
Derby dell’Appennino carico di tensioni ed emozioni, è un 2-2 che lascia scorie destinate a durare molto: un’espulsione e due rigori consentono alla Fiorentina di rientrare in partita, mentre il Bologna reclama per almeno due penalty negati.
Un lungo monologo viola ad inizio partita viene interrotto da un tentativo dalla distanza di Miranda, con De Gea che deve ricorrere all’angolo, sugli sviluppi del quale il Bologna reclama per un fallo di mano di Dodò che il Var non ravvisa. Ma quando ancora non è scoccata la mezz’ora, Castro conclude in mezza girata sotto il sette rompendo l’equilibrio. La Fiorentina si scuote, da calcio d’angolo Mandragora spicca sul secondo palo dove Ranieri da ottima posizione la manda alle stelle. Skorupski deve faticare per chiudere su una punizione di Mandragora, Dodò sulla ribattuta non inquadra la porta. Un Bologna cinico va così in vantaggio all’intervallo, mentre i fischi del “Franchi” frustrano i giocatori di Pioli.
La ripresa si apre per giunta, dopo un rigore su Kean revocato dal Var, con il raddoppio: l’azione manovrata dei rossoblù è molto bella, vi partecipa mezza squadra ma a finalizzare è Cambiaghi. Pioli fa alzare tutti insieme Dzeko, Ndour e Fortini dalla panchina per cercare nei quaranta minuti finali di raddrizzare la partita. Kean trova così più spazio e impegna Skorupski. Quando la contestazione è già partita forte e l’off side di Orsolini fa annullare lo 0-3, un mani in area consente a Gudmundsson di portarsi sul dischetto per l’1-2, a un quarto d’ora abbondante. Niccolini, vice del convalescente Italiano, inserisce anche Bernardeschi e Pobega. La partita diventa una corrida, con continue proteste e un rosso: ci rimette Holm, colpevole di aver accumulato due cartellini in pochi minuti. Ecco anche Piccoli affiancarsi a Kean e Dzeko per l’assalto finale, mentre nel Bologna entra Casale per Rowe, imbestialito per dover lasciare il campo. In pieno recupero, altro rigore donato con generosità da La Penna: Kean trasforma. Dzeko viene anche graziato dall’espulsione per comportamento antisportivo, mentre Dodò calcia a lato il possibile 3-2 quando anche il recupero era finito da due minuti e mezzo. Il Bologna schiuma rabbia, la Viola si salva dall’ennesimo kappaò ma ha ben poco di cui essere felice.






