ESAME VERONA

Juve, si può sognare

Nella foto: esultanza Kenan Yildiz (foto Daniele Buffa/Image Sport)

Augusto Riccardi

La qualità di un ragazzino destinato a ripercorrere la strada dion un vecchio grande campione bianconero (Alex Del Piero), i gol, pesantissimi, di Dusan Vlahovic che ancora non ha scritto la parola fine sul suo rapporto con i biancoineri. Tudor lo ha rivitalizzato e responsabilizzato e lui ha ripagato a suon di gol (e assist) tanto da permettere alla Juve la clamorosa rimonta in Champions. Perché la Juve ha bisogno di questi interpreti e, nel caso di Vlahovic, il destino sarà scritto più avanti. Intanto i bianconeri se lo godono in formatom bomber ritrovato, quello che serve per volare alti nei cieli d’Italia e d’Europa.

E poi Yildiz, il baby turco che non passa giornata che non incanti con le sue giocate devastanti, con quella qualità che ne hanno il prospetto più interessante e intrigante nella storia recente della Juventus. Intanto i bianconeri sono in testa a punteggio pieno insieme al Napoli, e non era certo previsto. Rimanerci il più a lungo possibile perché, come si dice, vincere aiuta a vincere, ed è quello che la Juve deve e vuole continuare a fare.

Se da un lato l’attacco è stellare, c’è il rovescio di una medaglia, quello della difesa, che preoccupa, e non poco. Tra Inter e Dortmund, incassati sette gol, troppi per chi pensava che il recupero di Bremer bastasse a risolvere i problemi. Che ancora sono evidenti. A Tudor il compito di sistemare la difesa. E intanto, continuare a vincere. Per sognare.