CHAMPIONS LEAGUE

Di Lorenzo tradisce il Napoli

Azzurri in dieci dopo venti minuti per il rosso al difensore. Decidono Haaland e Doku

Nella foto: esultanza Erling Haaland (foto Daniele Buffa/Image Sport)

Francesco Raiola

Non basta un grande cuore al Napoli che con orgoglio resiste per un’ora al Manchester City in 10 contro 11 e deve capitolare solo nella ripresa con due grandi giocate degli uomini di Guardiola, che la sbloccano con Haaland e la chiudono con Doku. Match condizionato dell’espulsione balorda di Di Lorenzo al ventesimo del primo tempo che in scivolata prende Haaland da ultimo uomo e lascia il Napoli in dieci, con Conte costretto a togliere De Bruyne dal campo. Peccato perché gli azzurri avevano dimostrato di poter tenere testa al City. Grande atmosfera a Manchester per il ritorno di Kevin De Bruyne all’Etihad dopo 10 anni con la maglia dei Citizens. Stadio tutto per il numero 11 del Napoli. Guardiola conferma le previsioni della vigilia ma in difesa c’è Khusanov con Stones che non recupera, in attacco con Haaland, Doku e Foden. Conferma tutti gli undici di Firenze, Conte con Milinkovic-Savic ancora fra i pali, Spinazzola preferito a Olivera e Højlund al centro dell’attacco partenopeo.

Inizio perfetto del Napoli che blocca ogni spunto del City, rendendosi anche pericoloso sugli sviluppi di un corner con Beukema che impegna Donnarumma che salva Guardiola. Il match si mette male per gli azzurri al ventesimo quando Haaland, in modo anche fortunato, riesce ad involarsi con Di Lorenzo che lo ferma da ultimo uomo. Zwayer lascia proseguire, ma la Var lo chiama e il fischietto tedesco estrae il rosso per il capitano del Napoli, in 10 per settanta e più minuti. Conte corre ai ripari e toglie De Bruyne per Olivera con Spinazzola che passa a destra. Alza ovviamente il baricentro il City che si rende pericoloso con un tiro dalla distanza di Bernardo Silva e poi con un colpo di testa di O’Reilly neutralizzati da un ottimo Milinkovic-Savic. Decisivo nel recupero Politano che salva sulla linea un tiro a botta sicura di Reijnders. Primo tempo che si chiude a reti bianche grazie al grande cuore dei partenopei. 

Si riparte con lo stesso canovaccio con Foden subito pericoloso con un tiro in diagonale largo sul fondo. Ammonito Politano che ferma una ripartenza di Doku, poi sostituto da Juan Jesus dopo dieci minuti con Conte che passa a cinque in difesa. Un minuto e cade il bunker partenopeo: Haaland di testa supera Milinkovic-Savic su assist perfetto a saltare la difesa di Foden. Nulla da fare per il portiere del Napoli. Cambia subito Guardiola che toglie Rodri, dentro Nico Gonzalez. Il Napoli prova a resistere, ma subisce il raddoppio di Doku che finalizza con una bella azione personale. Si fa dura per gli uomini di Conte. Dentro anche Savinho, fuori Doku, mentre Conte ne cambia tre, con Elmas, Neres e Gilmour per Anguissa, Lobotka e Højlund. Ritmi compassati con il City in pieno controllo, mentre il Napoli prova di rimessa con Neres. Ancora cambi per Guardiola che toglie Haaland, Reijnders e Gvardiol per Bobb, Lewis e Akè con la testa al big match di domenica con l’Arsenal.

Solo rammarico per Conte, che aveva preparato benissimo la gara, condizionata e decisa dall’espulsione sciagurata di Di Lorenzo. Azzurri che con una grande prova di orgoglio tengono testa agli inglesi, soffrono ovviamente in dieci, rendendosi però mai pericolosi nella ripresa. Dura poco il ritorno di De Bruyne, sacrificato da Conte dopo l’espulsione. Bicchiere mezzo pieno comunque per gli azzurri, che mostrano compattezza e grande abnegazione, evitando il tracollo e riducendo al minimo i danni in termini di differenza reti, decisiva per i piazzamenti in classifica. Nel prossimo match di Champions, il primo ottobre al Maradona arriverà lo Sporting Lisbona.