QUALIFICAZIONI MONDIALI

“Pronti a giocarcela”

Spalletti a ruota libera alla vigilia della sfida alla Norvegia

Nella foto: il ct Luciano Spalletti (FP)

Massimo Ciccognani

OSLO Sorride e dispensa pillole di saggezza. Non è paura e neppure spocchia, perché Luciano Spalletti rispetta molto la Norvegia, ma ha una fiducia immensa nella sua formazione. Si presenta così nell’angusta e fredda sala stampa dell’Ullevaal Stadion di Oslo dove domani sera si gioca una carta importante nella corsa della sua Italia al mondiale. Norvegia e Italia? “In una partita di questo livello qui non ci sono differenze. Anche se esistessero per il valore di qualche giocatore, ecco che poi c’è l’importanza della gara che le annulla. E’ una partita equilibrata”. 

Tanti infortunati, ma Spalletti vede il bicchiere mezzo pieno. “E’ chiaro che a fine Serie A si arriva sempre con qualche problemino. Ma poi per quanto riguarda il mio lavoro è difficile dover dire mi manca questo o quello, ho la possibilità di poter scegliere giocatori tra tante squadre e li abbiamo rimpiazzati in maniera corretta. Il logorio e la tensione delle competizioni europee insieme alla lotta Scudetto hanno determinato che si arrivasse con un po’ di fatica alla fine”. 

I norvegesi pensano che all’Italia manchino tante star. Spalletti ringhia. E sorride ancora. “La Norvegia può pensare ciò che vuole, noi si pensa di poter fornire una prestazione importante. Ci sono questi 2-3 infortuni che ci sono un po’ capitati ma li abbiamo rimpiazzati nel migliore dei modi e abbiamo fatto anche nuove conoscenze che ci potranno dare una mano in futuro”. 

E allora si entra dentro la partita per capire cosa serve all’Italia per vincere domani. “Sono diverse le cose da fare. Più gol dell’avversario e poi essere nelle condizione di giocarsela. Io voglio giocarla a tutto campo, saper scegliere quando pressare e quando fare blocco basso difendendo con tutti i calciatori. L’essenziale è andare con la testa alta e con lo sguardo corretto. Tenteremo di vincere, come penso che farà la Norvegia”.

Tatticamente due aspetti importanti, il centravanti sull’uscita palla, l’eventuale seconda punta e il possibile inserimento di Coppola. Spiega tutto il Ct. “Bisognerà essere bravi perché la Norvegia presserà e qualche volta bisognerà lanciarla lunga. Sulla seconda punta mi porterò questa decisione fino a domani. Quanto a Coppola, al di là del fatto che ci ho avuto a che fare direttamente questa volta, quelli dell’Under 21 li conosco molto bene perché il rapporto è stretto. Lui è uno di quelli che avevamo sotto osservazione, è un giocatore molto fisico dal punto di vista d’impatto, fortissimo di testa e molto difensivo. E’ più marcatore, fa dell’attenzione continua la sua qualità. Ha questa convinzione e può essere scelto per quel ruolo, come ce ne sono un altro paio per quel ruolo lì”. 

Il pericolo numero uno si chiama Haaland ma occhio a Odegaard. “Haaland si deve solo che rispetta per quello che ha fatto vedere, per i numeri che si porta dietro. Però poi noi dobbiamo andare oltre e siamo convinti di avere la qualità per giocarci contro. Siamo convinti di poter fare ciò che dobbiamo fare”. 

Sulla vicenda Acerbi non le manda a dire. “Ora siamo sulla partita e si pensa alla partita. Non si parla di quelli che hanno rifiutato la chiamata”, mentre a Sky, pochi minuti prima aveva detto: Acerbi un giorno mi spiegherà come gli ho mancato di rispetto: mi spiegherà e poi gli dirò quello che penso io di quello che ha fatto a me e alla Nazionale soprattutto”., Già, e allora pensiamo alla partita e non a chi non ha voluto giocarla. Spalletti è carico, l’Italia è pronta, andiamo a giocarla.