Massimo Ciccognani
Due scudetti conquistati in tre anni, uno con Spalletti, l’altro quest’anno con Conte. Ma adesso per Giovanni Di Lorenzo arriva un impegno altrettanto importante, fondamentale, le qualificazioni mondiali che iniziano contro Norvegia e Moldavia. Già decisiva la sfida di Oslo e il difensore lo sa benissimo. “Sappiamo che quella in Norvegia sarà una partita molto importante, è la prima cosa che il mister ci ha ricordato ma non sarebbe servito. La qualificazione passa tanto dal match di Oslo, dovremo dare tutto. Ho avuto un piccolo problemino, ma quando vieni a Coverciano ti ricarichi e l’entusiasmo è sempre alto. Indossare la maglia della Nazionale ti dà nuove energie”.
L’obiettivo è il Mondiale che l’Italia non vuole fallire. “Sicuramente uno dei miei obiettivi è di giocarlo, mi manca come competizione e vale anche per altri compagni. Tanti bimbi di 10 anni non hanno ancora visto l’Italia giocare a un Mondiale, è una cosa che ci ha toccato. L’obiettivo di qualificarsi è primario, non possiamo mancare la competizione tre edizioni di fila”.
Tante defezioni e in Norvegia ci sarà da stringere i denti. “Arrivare a fine campionato con qualche acciacco è normale, ma chi è qui se lo è meritato. Deciderà il mister chi e come schierare dietro. Acerbi? Sono questioni personali. Stare qui è un onore per tutti. Spalletti mi dà fiducia perché sa cosa posso dare dentro e fuori dal campo”.
L’ultima è sullo scudetto con il Napoli appena conquistato. “Questo è stato ancora più bello del primo, lo abbiamo sudato. Vincere due volte in tre anni non è cosa da poco, due emozioni incredibili e diverse”. Ma adesso, sotto con l’altro azzurro, quello della Nazionale.