LUIS ENRIQUE

La Champions per Xana: “Lei è sempre con me”

L'emozione del tecnico spagnolo

Nella foto: Luis Enrique (foto Matteo Gribaudi/Image Sport)

Filippi Traini

Si gode la vittoria, la decima finale vinta, la seconda Champions portata a casa dopo quella del 2015 a Berlino contro la Juventus. Luis Enrique è lo specchio della felicità. “La squadra è stata straordinaria, abbiamo fatto pressing sull’Inter ad altissima intensità, Dembelè è stato straordinario. Non abbiamo permesso all’Inter di pensare mentre noi eravamo corti e a fare pressing Il suo lavoro ci ha aiutato molto ad andare in gol con facilità”.

Vittoria storica, la prima per i parigini, nel segno di un tecnico che ha saputo azzerare il passato e ripartire. “Abbiamo costruito questa squadra per provare un nuovo percorso dopo l’addio di Mbappé. Abbiamo coinvolto giocatori di altissimo livello, cercando di far crescere i giocatori che avevamo in rosa. Tutti sono cresciuti. La maggior preoccupazione di questa settimana era gestire le preoccupazioni, perché c’era una pressione troppo esagerata e ho cercato di abbassarla per giocare un bel calcio. Di solito capita di giocare un brutto calcio nelle finali, l’Inter è una ottima squadra ma abbiamo fatto un grande lavoro anche difensivo a partire da Dembélé che mi sento di citare”.

Un successo tutto per Xana, la figlia morta a nove anni per un male incurabile. “Mia figlia sta con me dal momento in cui è andata via col corpo, voglio ricordarmi tutto quello che di buono ha portato nella mia vita. Non è una vittoria o una sconfitta a cambiare i miei sentimenti”.