Bologna per sognare, Juve per ripartire

Nella foto: Igor Tudor (foto Salvatore Fornelli)

Augusto Riccardi

I cinque gol alla Lazio con i quali si è andati alla sosta per le Nazionali, ci hanno consegnato un Bologna tonico e spumeggiante, con la formazione di Vincenzo Italiano che gioca un calcio bellissimo. I rossoblù lo scorso anno sono arrivati meritatamente in Champions dove hanno dimostrato di poterci stare, al pari di tante altre. Ritornarci è l’obiettivo. Venezia una trasferta niente affatton facile contro una squadra alla ricerca di punti disperati per la salvezza. Ma se i felsinei puntano in alto, devono battere il ferro fintanto è caldo. 

Ha cambiato guida tecnica la Juve che ha dato il benservito a Thiago Motta e portato alla Continassa Igor Tudor, alla sua terza esperienza in bianconero, prima da calciatore, poi vice nell’era Pirlo. Ora al croato il compito di dare una svolta alla travagliata stagione bianconera. Tudor parte in casa contro il Genoa, rilancerà Vlahovic e metterà ogni calciatore al posto suo, perché questa Juve, con gli investimenti fatti, non può permettersi di perdere la prossima Champions. Al campo l’ardua sentenza.

Il riscatto lo insegue la Lazio dopo i cinque gol incasaati a Bologna. Ospita il Torino che ha più nulla da chiedere alla sua stagione. D’obbligo per i biancocelesti di Baroni, conquistare i tre punti e tenere a debita distanza la Roma che ha guadagnato terreno ed è a soli due punti dai biancocelesti. La Roma ha perso Dybala fino alla fine della stagione, ma non l’ambizione di provare a chiudere la stagiione nella maniera più decorosa possibile dopo il pessimom inizio di stagione. Giallorossi di scena a via del Mare contro il Lecce alla ricerca di punti salvezza. 

Nella corsa all’Europa, anche Fiorentina e Milan che seguono da presso la Roma. I viola, come detto in altro servizio, ricevono l’Atalanta e sarà una partita chiave per capire quale potrà essere il futuro della formazione di Palladino, mentre il Milan non avrà vita facile al Maradona contro  il Napoli. Come dire, una giornata tutta da vivere intensamente, dove non c’è nulla di scritto e dove tutto può accadere. Chi si ferma in questo frangente, è davvero perduto.